Vermi tra le lenzuola di un paziente
Allarme malasanità al San Camillo
La Regione manda gli ispettori

Lunedì 5 Ottobre 2015
Vermi tra le lenzuola di un paziente Allarme malasanità al San Camillo La Regione manda gli ispettori
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VICENZA - Allarme malasanità in una struttura del centro cittadino, gestito dall'Ipab, il San Camillo, in via Formenton, che fa parte dell'Istituto Salvi. In alcune immagini che circolano in rete si vede il piede di un anziano con piaghe da decubito sui talloni. Le lenzuola sono sporche e sul letto sono visibili alcuni vermi.











Immagini e video, a quanto sembrerebbe, sarebbero state scattate e girate in uno dei tre piani del San Camillo, dove dove sono ospitati complessivamente un centinaio di anziani, molti dei quali non autosufficienti, quindi allettati. Chi gestisce i tre piani della struttura è una cooperativa di Padova, la “Bramasole”, che ha vinto l’appalto per la gestione, indetto ancora dall'allora commissario straordinario Francesco Zantedeschi, con un ribasso sul prezzo d’asta.



Sulla vicenda è già stata informata l'Unione sindacale di base cittadina che ha già chiesto un incontro con il Prefetto nei prossimi giorni. Chi invece si è già mosso è il sindaco di Vicenza, Achille Variati. “Appena ho visto le immagini, ho chiesto immediatamente a Ipab e Ulss indagini per verificare la situazione", il commento del primo cittadino in seguito alla pubblicazione di un video che mostrerebbe condizioni di incuria nella struttura San Camillo di Ipab per ospitare gli anziani.



“È necessario - aggiunge il sindaco - che vengano svolte verifiche scrupolose sulle condizioni del servizio di assistenza ed in particolare sulla situazione igienico-sanitaria poiché nelle immagini si vedono sporcizia ed incuria. Se l’incuria fosse confermata dalle indagini, che dovranno anche far comprendere se si sia trattato di un caso isolato o di una situazione generalizzata, ci troveremmo di fronte a una situazione inaccettabile: non potrebbe infatti esserci nessuna giustificazione per servizi di questo genere, nemmeno il contenimento dei costi, in particolare considerando che gli utenti sono deboli e fragili".



"Mi auguro - conclude il sindaco - che venga fatta chiarezza quanto prima da parte di Ipab ed Ulss ed interesserò anche la commissione consiliare competente perché ci sia la garanzia di servizi efficienti e dignitosi per gli ospiti e perché non si debbano mai più vedere quelle immagini”.



«Dalle ore 11 di oggi è attiva l'ispezione che ho disposto con urgenza». Lo dice il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, «particolarmente amareggiato e adirato», dopo aver preso visione del video. «Quando non si tutela e rispetta la dignità di un malato, di un anziano, di una persona fragile e allettata - aggiunge Zaia - non c'è più nulla da salvare. Non so cosa dicano legge e burocrazie e non mi interessa saperlo. Se l'ispezione confermerà quanto letto e visto - annuncia - avvierò immediatamente le procedure per il commissariamento dell'Ipab. Si sappia da subito che non cerco né mi interessano giustificazioni. Qualora arrivi la piena conferma del tutto, di fronte a dei vermi che lambiscono le ferite di un anziano allettato non ci sono se e ma. Bisogna mandare tutti a casa». «Il video - conclude Zaia - è solo il punto di partenza. Attendo questa terribile conferma e poi ci penso io». Gli anziani, in tutto un centinaio, molti dei quali non autosufficienti, sono ospitati nei tre piani della struttura, gestita da una cooperativa. Il Cda dell'ente aveva inviato una settimana fa una diffida alla cooperativa in relazione a schede mediche non compilate, il controllo del peso dei pazienti non eseguito e la sottovalutazione della cura degli ospiti



Ultimo aggiornamento: 15:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA