Spumanti e prosecco, vini veneti e friulani
sfondano all'estero: la nuova sfida è la Cina

Sabato 16 Ottobre 2010
(archivio)
VENEZIA (16 ottobre) - Va a gonfie vele la vendita dello spumante italiano all'estero. L'indicazione emersa oggi a Venezia durante il "Forum Spumanti" nel quale stato ribadito che il mercato degli spumanti mostra un'importante rivitalizzazione che, qualora la ripresa economica dovesse continuare, potrebbe consolidarsi.



La produzione italiana di vino spumante ha saputo cogliere la recente crescita del mercato internazionale degli spumanti, rafforzando la propria competitività. Le stime sono incoraggianti: nei paesi che attirano le maggiori quote di esportazione, Regno Unito, Usa, Germania, Belgio, Giappone, Svizzera, Singapore, l'Italia si posiziona sempre nelle prime tre posizioni tra i fornitori, insieme a Francia e Spagna. L'Italia è passata dal 9,1% di quota di esportazione in valore nel 2004 al 12,8% nel 2009, mentre le stime in volume sono cresciute nello stesso periodo dal 20,8% al 26,9%, superando nella storica competizione la Francia. Restano aperte alcune importanti sfide con i nuovi mercati, come la Cina, che nel giro di soli cinque anni, tra il 2004 e il 2009, è passata da 6 importatori a ben 460.



Al Forum ha fatto la prima uscita importante anche il Consorzio del Prosecco Doc, nuova realtà che si affianca al Consorzio del prosecco Docg. Com'è noto la zona di produzione del Doc si estende nelle province venete di Treviso, Belluno, Padova, Vicenza, Venezia, e quelle del Friuli V.G. di Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone.
Ultimo aggiornamento: 18:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA