Banca del tempo, no spazi comunali
Tuona la Masetto, ribatte Orsi

Martedì 28 Aprile 2015 di Vittorino Bernardi
Schio, Valter Orsi e Yvonne Masetto
SCHIO – “No a privilegi ad amici e compagni di partito/colazione, ma uguaglianza per tutti nell’accesso agli spazi comunali”, questo potrebbe essere l’incipit della giunta del sindaco Valter Orsi, che la scorsa settimana ha ricevuto una pesante bordata dall’associazione sociale Banca del tempo, della presidente Yvonne Masetto, ex consigliere comunale del Pd e candidata per Sel alle Regionali del 31 maggio.



Il Comune ha rigettato la richiesta di utilizzo di palazzo Toaldi Capra presentata dalla Banca del tempo per aprire, come negli ultimi anni, il mercatino sociale Desbarasuma. È duro l’attacco della Masetto al sindaco Orsi. “A Schio lo scorso giugno è cambiata l'amministrazione comunale, con il centrosinistra a perdere male. Vari tradimenti, veleni e altro hanno impedito una vittoria che aspettavamo, sta di fatto che a governare la città è ora un gruppo di persone che della solidarietà non gliene frega nulla. Molte altre associazioni e cooperative sociali sono state abbandonate, dopo tanta generosa attività, prolungata negli anni. Dopo 16 anni di costante attività anche all’associazione di cui sono presidente, la Banca del tempo, vengono messi i bastoni tra le ruote, ci stanno impedendo di continuare ad aiutare la gente in difficoltà. Niente più patrocini e concessione di spazi comunali, una vergogna! Crediamo comunque in alcuni valori importanti e continueremo, nonostante loro. Ora è urgente trovare uno spazio per allestire il mercatino Desbarasuma e poi ringrazieremo pubblicamente Valter Orsi e la sua giunta. La città e gli scledensi devono sapere da chi sono amministrati”.



La risposta di Valter Orsi: “La Banca del tempo ha presentato domanda di utilizzo di palazzo Toaldi Capra per due mesi, per ridurli poi a uno per le tante richieste pervenute per lo stesso spazio. La procedura è andata avanti, ma si è bloccata quando è emerso un debito della Banca del tempo nei confronti del Comune. Nel marzo 2014, con l’amministrazione del sindaco Luigi Dalla Via, la Banca del tempo aveva concordato un piano di rientro per canoni di locazione scaduti per circa 2700 euro relativi alla ex sede associativa. Piano che non è stata in grado di rispettare”.



“Se l’associazione è in difficoltà - prosegue Orsi - doveva parlare per valutare un eventuale allungamento del piano di rientro, invece ha taciuto. Indistintamente per tutte le associazioni come amministrazione ci siamo dati una linea da seguire, nel rispetto di tutti e quando ci sono pendenze per canoni non pagati o altro si può avviare un piano di recupero”.
Ultimo aggiornamento: 14:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA