POLESELLA (ROVIGO) - «Questo è un omicidio. Mancano le chiavi, manca il lucchetto, qualcuno ha ucciso mia madre».
Sono le parole di una figlia sconvolta. Andata a trovare la madre, Laura si è trovata di fronte a uno scenario raccapricciante: la porta dell'abitazione di via De Paoli 145/A, a Polesella, brulicante di mosche, un odore fin troppo eloquente che proveniva dall'interno. L'amica che l'aveva accompagnata sin lì da Sermide, nel Mantovano, dove la giovane vive con il compagno e la famiglia di lui, ha capito che dentro quell'appartamento era accaduto qualcosa di brutto. Ha esortato la ragazza a tornare indietro e ha lanciato l'allarme.
All'interno la scena era indescrivibile. I vigili del fuoco hanno dovuto indossare tute integrali e respiratori per varcare la soglia. La padrona di casa, Mirella Perazzolo, 59 anni, originaria del Delta - i vicini ipotizzano Porto Viro, ma non sono sicuri - era dentro, senza vita ormai da giorni. Un corpo irriconoscibile, ma con un particolare che - a quanto trapela - ha destato immediatamente preoccupazione: la testa era infilata in un sacchetto di plastica e sui muri alcune scritte spray. A questo punto il personale del 118 ha fatto marcia indietro, mentre i carabinieri assumevano il controllo della situazione.