Non può vedere la ragazza punita:
diciassettenne si impicca ad Ardea

Martedì 27 Maggio 2014 di Giovanni Salsano
Non può vedere la ragazza punita: diciassettenne si impicca ad Ardea
Ha deciso di farla finita con la vita quando la vita l'aveva appena assaporata. Non aveva ancora 18 anni e ha deciso di uccidersi domenica pomeriggio Claudio D.: legando una corda a un albero, in una zona defilata di un parco pubblico, “Il Boschetto” nella Nuova Florida, ad Ardea - città in cui si era trasferito da poco e che ancora poco lo conosceva - e lasciandosi cadere nel vuoto. Lo ha notato una passante che stava attraversando il parco e che ha immediatamente chiamato i soccorsi per tentare di salvare quella giovane vita, ormai spezzata. Ma inutilmente: all'arrivo dell'ambulanza del 118 e dei carabinieri della tenenza di Ardea, il ragazzo era già morto, e da quel parco - teatro più volte in passato di suicidi per impiccagione - è stato trasportato all'ospedale di Anzio, lasciando dietro di sé una scia di domande e interrogativi che, il giorno dopo, faticano a trovare risposta.



Alla base del gesto sembra esserci un'incomprensione con la ragazza. Una piccola lite tra lui e la fidanzatina, che abita nello stesso quartiere. Avrebbero dovuto chiarirsi domenica pomeriggio, ma lei non è potuta uscire perché era in punizione. Lo racconta proprio la mamma della ragazzina, con le lacrime agli occhi. Ma non può bastare una delusione a spiegare una decisione del genere, presa da un ragazzo che aveva davanti a sé tutta la vita davanti. E allora i carabinieri della Compagnia di Anzio e della Tenenza di Ardea hanno avviato un'indagine, ascoltando quanti conoscevano Claudio - che viene descritto da chi lo ha conosciuto come introverso - e analizzando profili e account sui social network, alla ricerca di risposte da dare alla famiglia, separata di fatto (il giovane viveva a Nuova Florida col padre), ma unita nell'immenso dolore da domenica. Come nel dolore sono piombati gli amici di Claudio, principalmente quelli dalla Sardegna e dalla Toscana, dove il ragazzo viveva fino a pochi mesi fa e da cui si era fatto volere bene condividendo le serate spensierate e la passione per la musica, che hanno inondato di ricordi il suo profilo Facebook: «Piccolo angelo - scrive Federica - non meritavi una fine così brutta. Eri nell'età più bella della vita: lassù starai meglio, ponteggi tutti da lassù. Stanotte e le altre sarai la stella più luminosa. Riposa in pace, guerriero».



«Ti ho conosciuto in questi ultimi giorni - ricorda Giorgia - insicuro di te, sempre in disparte, in comune ci piaceva can't hold us, ricordi? Mi mancherà vederti la mattina». Tra gli amici, l'incredulità è il sentimento dominante: come per Igor che scrive: «Fratello mio, è tutto il giorno che non mi posso calmare non mi posso fermare, che male che ho nel cuore: fratello lo so che se qui accanto a me, ma mi piange il cuore a pensare che non ci sei più. Ti ricordi i giorni quando si programmava la vita? Ti porterò sempre nel mio cuore perché il mio sorriso è andato via insieme a te». «Non posso crederci - scrive Ylenia - non riesco a credere che non ci sei più. Se è un incubo risvegliatemi. Ciao ciao, riposa in pace, guardaci tutti da lassù... ti voglio bene». Le fa eco Giorgia: «Non ci posso credere che te ne sia andato. No, deve essere uno scherzo! Sapevo che stavi passando un periodo di merda, ma eri un ragazzo forte! Lo sei sempre stato. Io ancora non ci voglio credere. Perché? Non doveva finire così». Non è purtroppo la prima volta che il parco pubblico di via Lecce, a Nuova Florida, è scelto da aspiranti suicidi per uccidersi: come lamentano molti residenti del quartiere il buio e l'isolamento, lo rendono un posto adatto per andarsene via inosservati.
Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 08:42