Niente accordo a Roma sulla cassa
Ideal Standard, mobilità per 398

Lunedì 3 Novembre 2014
ZOPPOLA - Lavoratori davanti allo stabilimento Ideal Standard
ZOPPOLA - Si interrompe la trattativa sulla gestione della crisi della Ideal Standard e per 398 lavoratori si apre la prospettiva della messa in mobilità.



«Purtroppo le discussioni odierne non hanno portato agli esiti sperati e Ideal Standard ha firmato un verbale di non accordo sull'istanza per la proroga della cassa integrazione in deroga presentata il 7 ottobre scorso». È quanto scrive l'azienda in una nota dopo l'incontro al ministero del Lavoro.



«Quello di Ideal Standard è un atto gravissimo ed irresponsabile: uno schiaffo alle istituzioni, alla politica e al territorio, cui rispondiamo con mobilitazione di massa e presidio permanente» commenta Franco Rizzo, segretario Chimici della Cisl Fvg, all'uscita dal ministero dopo la rottura con la multinazionale americana.



L'azienda ha sostenuto che «è con estremo rammarico che abbiamo dovuto prendere questa decisione, ben consci del significato e dell’impatto che questa può avere sulla vita dei lavoratori di Orcenico; l'atteggiamento delle controparti sta nuocendo all’implementazione del piano per gli stabilimenti di Trichiana (Belluno) e Roccasecca (Frosinone) e ha nuociuto alla creazione di un clima sereno nel quale avviare un costruttivo confronto, anche in sede istituzionale, per lo stabilimento di Orcenico».



L’azienda manterrà comunque un confronto con la cooperativa Ceramiche Idealscala nata dai lavoratori per reindustrializzare lo stabilimento e si è detta disponibile a un incontro con la coop dal 18 novembre per analizzare il piano industriale e commerciale per il sito di Orcenico (Pn) e dall’altra per confermare la volontà di trasferire a condizioni economiche di favore alcune macchine disponibili.
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