Padova. Sono morti, ma firmano la lista
Pdl per le regionali: aperta un'inchiesta

Domenica 28 Febbraio 2010 di Camilla Bovo
(foto di archivio)
PADOVA (28 febbraio) - Anche tre persone decedute sarebbero state inserite tra i sottoscrittori della lista provinciale del Pdl per le elezioni regionali che come tutte le altre viene depositata negli appositi uffici elettorali.



La circostanza è stata scoperta ieri mattina a Monselice, dove l’ufficio elettorale del municipio ha riscontrato l’irregolarità. E immediatamente è scattata la denuncia ai carabinieri e alla Procura di Padova che, accertata la presenza delle tre firme incriminate, indagheranno per individuare i responsabili. Le prime voci circolate nella giornata di ieri vedevano coinvolto l’ex sindaco Fabio Conte, ora assessore in Provincia e candidato consigliere regionale. Ma subito è arrivata la secca smentita del diretto interessato.



«Non ho autenticato nemmeno un modulo per queste elezioni - ha detto Conte -. Se qualcuno dimostra il contrario mi dimetto il giorno stesso e abbandono per sempre la politica. In questa vicenda io non ho nessuna, e sottolineo nessuna, responsabilità».



Certo è che, in attesa che sia reso noto il nome di chi ha autenticato i moduli delle firme, nella città della Rocca è tutto un rincorrersi di voci e polemiche. Il consigliere Francesco Miazzi che è candidato nella lista etica e ambientalista, "Idea", ha commentato: «Da quanto si è appreso, i sottoscrittori defunti avrebbero avuto in comune la tessera del circolo locale di Forza Italia – Pdl. E il custode di questi elenchi dovrebbe essere il segretario del circolo locale, ovvero Francesco Lunghi. Abbiamo appreso la tempestività di Conte nel volersi chiamare fuori da quello che si sta configurando come l’ennesimo pasticcio in salsa monselicense».



In una nota Miazzi ha continuato: «Nel contempo dobbiamo registrare che la persona che stava ritirando i certificati elettorali fosse niente meno che l’addetto stampa di Conte. Attendiamo con ansia il responso della verifica degli organi preposti all’indagine, precisando al signor Conte che se trovassero conferma, lui potrà sentirsi estraneo alle responsabilità penali dirette, ma si troverebbe comunque a fare i conti con le responsabilità politiche».



Non resta che attendere i risultati delle verifiche.


Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 00:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA