Non resiste: trovata morta la prima nutria del Bellunese

Giovedì 12 Febbraio 2015
Non resiste: trovata morta la prima nutria del Bellunese
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BELLUNO - Trovata morta al Vincheto di Celarda la prima nutria segnatlata ufficialmente nella provincia di Belluno. Diversi avvistamenti erano arrivati nei giorni scorsi, riguardanti un animale insolito per le nostre zone. La preoccupazione era rivolta verso un animale che crea parecchi danni agli argini dei fiumi, che può portare malattie e che si trova in un'area, la riserva del Vincheto appunto, molto frequentata anche dai bambini.



«Questa nutria girava da ormai tre settimane vicino alla riserva, nella zona che dall'entrata della riserva scende verso il Piave - racconta Stefano Zannol, comandante del posto fisso di Celarda - Lungo il corso d'acqua rio Celarda, dirimpetto alla strada dei molini. Di questo fatto, avevamo già avvisato la Provincia».



La nutria è un caso più unico che raro. Il suo percorso di arrivo in provincia sembra possa essere il Piave. L'animale deve infatti aver risalito la corrente

ed essere giunto in questo angolo della nostra provincia. «Intorno alle 14 - sottolinea Zannol - è stato rinvenuto un esemplare di nutria morto poco lontano dal cancello d'ingresso alla riserva. L'animale, dalle sue condizioni di ritrovamento, dovrebbe essere deceduto nella mattinata. Contattato il locale Servizio Veterinario per lo smaltimento della carcassa, è stata contattata la polizia provinciale per portare la nutria presso l'istituto zooprofilattico di Belluno, quale atto finalizzato alla prevenzione di eventuali zoonosi. Avvisato quindi l'ispettore di Polizia provinciale Loris Pasa, il quale passerà domani mattina (oggi ndr) per il ritiro dell'animale».



«È questo un caso eccezionale per la provincia di Belluno - conclude -. È infatti il primo avvistamento e purtroppo il primo ritrovamento dell'animale morto in zona». Le segnalazioni erano state anche al centro di una discussione in un gruppo feltrino del social network Facebook.



«Indeboliscono gli argini dei fiumi, sono portatrici sane di leptospirosi, predatori dell’avifauna acquatica e considerate specie esotica del nostro territorio - il commento di una partecipante - Forse sarebbe meglio integrare la lontra»
Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 17:54
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