Marò, il ministro Pinotti: capisco loro rabbia, accordo con India possibile

Martedì 3 Giugno 2014
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone
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Siamo in una fase in cui ancora possibile un'intesa col nuovo governo indiano, ma se non si trover l'accordo per far rientrare i mar che non possono essere giudicati in India, il governo andr avanti sulla strada tracciata dell'arbitrato e da qui non si torna indietro. Lo dice il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.



La rabbia dei marò Commentando il video di Latorre e Girone di ieri aggiunge: «Li capisco, perché due anni, senza capo d'imputazione, lontani dalla patria, dai compagni d'arme, dalla famiglia, sono duri». «Mi sento vicina a loro, mi sento di confortarli» aggiunge il ministro assicurando di sentirli telefonicamente «spesso», ma sottolineando di «non ritenere utile» dirlo alla stampa. In compenso «è utile che si sappia che, al di là di proclami o dichiarazioni, quotidianamente questo governo sta lavorando su questo tema, avendo una strada dalla quale non deflette e che adesso è lineare e dritta».



Intesa possibile «Siamo in una fase in cui ancora è possibile un'intesa con il nuovo governo indiano» afferma, poi specifica che la strada prevista «prevede giuridicamente anche l'internazionalizzazione, l'arbitrato che abbiamo individuato». E «se non troviamo un'interlocuzione» con New Dehli in modo che i marò tornino in Italia, «noi andremo sulla strada tracciata dell'arbitrato». «Da qui non si torna indietro» assicura, perchè questa è «una soluzione che abbiamo anche concordato con il Parlamento». «Quindi - continua - i tempi sono adesso tempi tecnici, non sono tempi di indecisione della politica, nè tantomeno di disattenzione della politica». Ma «non faccio mai previsioni - conclude - perchè pur non essendo napoletana, sono un po' scaramantica, quindi preferisco non farle».
Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 15:52