VERONA - Una coppia di giostrai, marito e moglie, residenti a Montichiari (Brescia) ma domiciliati a Conselve (Padova), è stata arrestata dai carabinieri di Vigasio (Verona) per furto aggravato in concorso.
I due, Euclide Cavazza e Paola Turbini entrambi di 51 anni tutti e due con precedenti penali per furto, furto aggravato, evasione, rapina, porto abusivo di arma ed oggetti atti allo scasso sono stati bloccati a Erbé (Verona) qualche ora dopo aver sottratto a Marmirolo (Mantova) dall'auto di una coppia di mantovani effetti personali tra cui un portafoglio e un telefono cellulare. È stato proprio grazie al tracciamento del cellulare, che i due giostrai sono stati individuati a Erbé e fermati mentre guardavano all'interno di autovetture parcheggiate.
Alla vista dei militari, la donna ha tentato di celare il cellulare rubato nei pantaloni ma il gesto è stato notato dai carabineri che hanno recuperato il telefono. Nella loro vettura i carabinieri hanno trovato parte della refurtiva costituita dalla borsa, il portafoglio della derubata e 500 euro. Questi ultimi frutto di due prelievi da 250 euro effettuati poco prima utilizzando la carta bancomat rubata alla coppia di mantovani.
Sull'auto sono stati inoltre trovati e sequestrati oggetti per lo scasso tra i quali una tronchesi, una pinza multiuso, tre mini torce, un tira-pugni in ferro. Portati in tribunale questa mattina marito e moglie hanno ricevuto la convalida dell'arresto e la custodia cautelare agli arresti domiciliari nella loro abitazione nel Padovano.
Ultimo aggiornamento: 16:02
I due, Euclide Cavazza e Paola Turbini entrambi di 51 anni tutti e due con precedenti penali per furto, furto aggravato, evasione, rapina, porto abusivo di arma ed oggetti atti allo scasso sono stati bloccati a Erbé (Verona) qualche ora dopo aver sottratto a Marmirolo (Mantova) dall'auto di una coppia di mantovani effetti personali tra cui un portafoglio e un telefono cellulare. È stato proprio grazie al tracciamento del cellulare, che i due giostrai sono stati individuati a Erbé e fermati mentre guardavano all'interno di autovetture parcheggiate.
Alla vista dei militari, la donna ha tentato di celare il cellulare rubato nei pantaloni ma il gesto è stato notato dai carabineri che hanno recuperato il telefono. Nella loro vettura i carabinieri hanno trovato parte della refurtiva costituita dalla borsa, il portafoglio della derubata e 500 euro. Questi ultimi frutto di due prelievi da 250 euro effettuati poco prima utilizzando la carta bancomat rubata alla coppia di mantovani.
Sull'auto sono stati inoltre trovati e sequestrati oggetti per lo scasso tra i quali una tronchesi, una pinza multiuso, tre mini torce, un tira-pugni in ferro. Portati in tribunale questa mattina marito e moglie hanno ricevuto la convalida dell'arresto e la custodia cautelare agli arresti domiciliari nella loro abitazione nel Padovano.
