Il negozio deve pagare il controllo
Sentite cosa gli ha risposto l'Inail...

Sabato 10 Ottobre 2015 di Damiano Tormen
Il negozio deve pagare il controllo Sentite cosa gli ha risposto l'Inail...
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BELLUNO - Dura lex sed lex: l'Inail si limita ad applicare la legge. Anzi, il tariffario è «sottocosto»: è rimasto alle cifre del 2005, senza l'adeguamento Istat. Laconica la «linea difensiva» dell'istituto nazionale contro gli infortuni sul lavoro, salita agli onori della cronaca per un controllo con pagamento a carico del controllato: non è accanimento, è solo la legge.



Un negozio di alimentari del Bellunese si era visto arrivare l'ispezione Inail, qualche giorno fa. Tutto a posto, tutto regolare. Nessun verbale, ma un conto da pagare, quello del controllo. E le accuse all'Inail erano piovute da più parti.



Secca la replica. «L'Inail deve effettuare i controlli a campione, come disposto dal Dpr 462/2001 - si legge in una nota stampa dell'istituto contro gli infortuni sul lavoro -. Il Dpr all'articolo 3 prevede che le verifiche in questione riguardano i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche e i dispositivi di messa a terra di impianti elettrici; tali verifiche a campione sono stabilite annualmente dall'Istituto, d'intesa con le singole regioni. Ancora, le verifiche sono onerose e le spese per la loro effettuazione sono a carico del datore di lavoro. L'Inail, in continuità con l'Ispesl per effetto dell'incorporazione avvenuta nel 2010, svolge le verifiche nell'osservanza delle modalità previste dal decreto di cui sopra, mantenendo invariate le percentuali di campionamento sul territorio. Le verifiche si inquadrano, come altre sulle attrezzature di lavoro, nell'ambito delle politiche di salvaguardia della sicurezza dei lavoratori. Si precisa, infine, che il tariffario applicato non ha subito alcun adeguamento dal 2005, anche con riferimento agli indici Istat».
Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 14:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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