Il ministro Alfano dona le stellette
al piccolo pompiere Gianmarco

Giovedì 26 Dicembre 2013 di Alberto Lucchin
Gianmarco Mazzucato con il comandante dei vigili del fuoco

ROVIGO - Un po’ tutti nella giovinezza hanno avuto la passione per un lavoro "speciale". Chi voleva fare l'astronauta, chi il carabiniere o anche il medico. Per Gianmarco Mazzucato, invece, il sogno era seguire le orme dello zio Massimo e fare il pompiere. Ora ha 10 anni e ha forse ricevuto il più bel regalo di Natale che un ragazzino possa mai ricevere. Proprio come il fantastico Grisù, il draghetto partorito dalla matita di Nino e Toni Pagot negli anni '70, Gianmarco vuole diventare un pompiere e sembra che stia percorrendo la giusta strada.

Lo scorso mese ha scritto una lettera al ministro dell'Interno Angelino Alfano, spiegando la sua passione e chiedendo di poter ricevere una divisa ufficiale adatta alla sua piccola taglia e un encomio. «È sempre stato appassionato al mio lavoro, mi chiedeva di tutto e quando potevo veniva con me ai raduni», spiega orgoglioso lo zio Massimo Mazzucato, caposquadra del Corpo dei Vigili del Fuoco di Rovigo.

Ufficialmente il giovane è una Mascotte della sezione rodigina, sa quasi alla perfezione tutto del mestiere a cui aspira e quando potrà finalmente entrarne a far parte avrà anche più esperienza del suo superiore.

«Una volta è venuto con me - racconta lo zio Massimo - ad un raduno e ho visto che spiegava ai ragazzini delle scuole lì presenti i dettagli precisi sulle autopompe in mostra».

Nella mattinata di ieri è stato ufficialmente chiamato dal Comando provinciale a Rovigo per ricevere quanto chiesto al ministro Alfano, un encomio per la sua grande passione. Il comandante Fiandra Bentivoglio nel suo ufficio gli ha consegnato lo stemma del Corpo dei Vigili e il gagliardetto. Un regalo davvero eccezionale per Gianmarco, che nell'attesa di riceverlo era visibilmente emozionato e non ha fatto altro che osservare i suoi album fotografici con invidiabile orgoglio. Purtroppo per la tuta ci sono problemi di regolamento, non potendo donare ad un civile esterno al Corpo una divisa ufficiale. Dovrà accontentarsi della sua, un po’ fuori misura. A renderla migliore di quella dei "colleghi", però, sono le tante medaglie e pezze appuntate sul suo petto.

Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 12:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA