ROSA' – Ci hanno provato, ma non sono riusciti a farla franca. Gionni Kari, venticinquenne pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e la compagna Emily Cari Trentin, ventenne, entrambi senza fissa dimora, sono stati arrestati ieri con l'accusa di furto aggravato all'interno dell'azienda Leon S.r.l. di Rosà.
Erano circa le 15 quando il titolare della ditta in via Volta ha allertato il 113 denunciando il fatto avvenuto poco prima. Nel primo pomeriggio, infatti, l'uomo era rientrato in azienda assieme alla moglie, non accorgendosi che alle sue spalle approfittava dell'apertura del cancello dell'edificio anche una Fiat Punto con a bordo i due ragazzi.
Questi ultimi hanno atteso che la coppia entrasse in azienda e, quindi, si sono messi all'opera: Kari ha infranto con un pugno il finestrino dell'Opel Agila della moglie del titolare, impadronendosi del portafoglio che la donna aveva dimenticato sul sedile dell'auto e passandolo subito alla compagna che l'ha prontamente nascosto sotto i pantaloni.
In quel momento, però, è sopraggiunto il figlio ventottenne dei proprietari, il quale ha assistito alla scena e ha iniziato a suonare il clacson per attirare l'attenzione. L'immediato intervento della polizia ha permesso di acciuffare i due ladri e di recuperare il portafoglio che conteneva, oltre ai documenti, 350 euro in contanti.
I due giovani, che non hanno manifestato segni particolari di violenza, son stati trasferiti alla stazione di polizia e sono stati sottoposti questa mattina al giudizio direttissimo dinanzi al tribunale di Vicenza.
Nel frattempo, prosegue il servizio di controllo territoriale della polizia in quello che viene considerato il periodo caldo dei furti in azienda: le aree interessate dalla vigilanza sono, oltre al Bassanese, Rosà, Marostica, Pianezze e dintorni, soprattutto negli orari di chiusura mattutina (12-13 circa) e di apertura pomeridiana (14-15 circa).
Ultimo aggiornamento: 15:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA Erano circa le 15 quando il titolare della ditta in via Volta ha allertato il 113 denunciando il fatto avvenuto poco prima. Nel primo pomeriggio, infatti, l'uomo era rientrato in azienda assieme alla moglie, non accorgendosi che alle sue spalle approfittava dell'apertura del cancello dell'edificio anche una Fiat Punto con a bordo i due ragazzi.
Questi ultimi hanno atteso che la coppia entrasse in azienda e, quindi, si sono messi all'opera: Kari ha infranto con un pugno il finestrino dell'Opel Agila della moglie del titolare, impadronendosi del portafoglio che la donna aveva dimenticato sul sedile dell'auto e passandolo subito alla compagna che l'ha prontamente nascosto sotto i pantaloni.
In quel momento, però, è sopraggiunto il figlio ventottenne dei proprietari, il quale ha assistito alla scena e ha iniziato a suonare il clacson per attirare l'attenzione. L'immediato intervento della polizia ha permesso di acciuffare i due ladri e di recuperare il portafoglio che conteneva, oltre ai documenti, 350 euro in contanti.
I due giovani, che non hanno manifestato segni particolari di violenza, son stati trasferiti alla stazione di polizia e sono stati sottoposti questa mattina al giudizio direttissimo dinanzi al tribunale di Vicenza.
Nel frattempo, prosegue il servizio di controllo territoriale della polizia in quello che viene considerato il periodo caldo dei furti in azienda: le aree interessate dalla vigilanza sono, oltre al Bassanese, Rosà, Marostica, Pianezze e dintorni, soprattutto negli orari di chiusura mattutina (12-13 circa) e di apertura pomeridiana (14-15 circa).
