Elezioni, Grillo boom, Senato senza maggioranza. Centrosinistra vince alla Camera

Lunedì 25 Febbraio 2013
Beppe Grillo
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ROMA - Il centrosinistra vince di un soffio alla Camera, ma il Senato senza maggioranza. Dopo un pomeriggio di caos per i dati contrastanti di instant e exit poll questo il quadro che emerge dal voto. Grillo primo partito alla Camera. Pd e Sel si aggiudicano il premio di maggioranza del 55%, pari a 340 seggi a Montecitorio, per poco più di 124mila voti, per ad un margine dello 0,36%. Un vantaggio risicatissimo che induce il Pdl a chiedere il "too close to call", ovvero l'impossibilità di dichiarare il vincitore considerato lo scarto irrisorio dei voti. Apre in ribasso l'indice Nikkei di Tokio. La piazza giapponese segna a inizio contrattazioni -1,83%. In ribasso anche Hong Kong (-0,79%) e Shanghai (-0,52%).





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La maggioranza al Senato non c'è. Palazzo Madama esce quindi da queste elezioni in salsa greca: ingovernabile, ingestibile, salvo accordi a sorpresa. Grillo stravince rispetto alle aspettative ma non raggiunge la fatidica quota 158, così come Pd-Sel e Pdl-Lega. Le uniche varianti possibili, cifre alla mano e sempre secondo dati non ancora definitivi, in grado di superare la soglia utile prevedono o una alleanza tra Pd-Sel e Beppe Grillo o l'intesa tra Pdl-Lega e M5S. Si tratta di alleanze solo ipotizzabili e altamente improbabili. Come risulta improbabile l'ipotesi di larghe intese, almeno in base alle prime dichiarazioni di Grillo e alle convinzioni di Silvio Berlusconi.



I seggi, secondo il conteggio definitivo, sono così attribuiti: al Senato 113 seggi vanno al centrosinistra, 116 alla coalizione di centrodestra, 54 al Movimento 5 stelle, 18 al centro con Monti per l'Italia. Insomma la conferma che il Senato, che a norma di Costituzione, potrebbe anche essere sciolto indipendentemente dalla Camera, non ha ad ora alcuna possibilità di esprimere una maggioranza credibile e che la parola «ingovernabilità» è l'unica cosa certa.



Senato, dati reali. Al Senato con tutte le sezioni scrutinate, il centrosinistra è al 31,63%, mentre il centrodestra è al 30,72%. Il Movimento 5 stelle al 23,79%, Monti al 9,13%. Rivoluzione Civile si ferma all'1,79%, Fermare il declino allo 0,90%. Pd primo partito con il 27,43%, Pdl al 22,30%, crolla la Lega che scende al 4,33%, praticamente dimezzata rispetto al 2008.



Per il Senato gli instant poll vedevano invece al primo posto la coalizione di centrosinistra, con il 37% (Pd 32,0%, Sel 3,5%, Altri 1,5%); il centrodestra è al 31% (Pdl 22,5%, Lega Nord 5,5%, Altri 3,0%); il Movimento a 5 Stelle di Beppe Grillo è al 16,5%, mentre la Lista Monti è al 9%. Rivoluzione Civile arriva a 3,0%, Fare per Fermare il declino è all'1,0%. Il margine di errore previsto è del 2,5%.



Camera, dati reali. Con tutte le sezioni scrutinate il centrosinistra è al 29,54%. Il centrodestra al 29,18%, Grillo al 25,55%, Monti al 10,56%. Ingroia si ferma al 2,24% e Giannino all'1,12%. Movimento 5 stelle prmio partito, testa a testa con il Pd, al 25,55%.



I seggi. Alla Camera il centrosinistra, in base alle proiezioni, prende 340 seggi grazie al premio di maggioranza, il centrodestra 124, Grillo 108 e i centristi 45.



Il Pdl chiede il "too close to call".
I dati del Viminale «sono solo ufficiosi» «soggetti inevitabilmente a un margine di errore» «certamente superiore allo scarto dei voti, davvero minimo, che si registra tra le prime due coalizioni della Camera», afferma Angelino Alfano chiedendo al ministero di dichiarare il «too close to call», ovvero l'impossibilità di dichiarare il vincitore considerato lo scarto irrisorio dei voti.



Regionali. Per lo spoglio delle regionali però aspettare martedì. Secondo i primi instant poll, nel Lazio Zingaretti è in netto vantaggio con il 52-54%, Storace 28-30, Bongiorno 4-6, Davide barillari 7-9, Ruotolo 1-2, altri 3-4.



Lombardia. Testa a testa fra il candidato del centrosinistra Ambrosoli con il 42-44% e quello del centrodestra Maroni sempre al 42-44%. Albertini della lista Monti si ferma al 6-8%, Carcano del M5s fermo al 6-8%.



Molise. Frattura del centrosinistra al 47-49%, Iorio del centrodestra al 26-28%.



Borsa e spread in altalena. Dopo i primi instant poll che danno il centrosinistra in netto vantaggio la Borsa balza del 3% mentre lo spread cala sotto quota 260, poi con le proiezioni il rialzo si è attenuato (continua a leggere).



Votanti in calo. Alla Camera ha votato il 75,16% degli aventi diritto: è quanto emerge quando mancano i dati relativi a un solo comune, quindi su un totale di 8.091 su 8.092. Nelle precedenti elezioni aveva votato l'80,5% degli elettori. Per le elezioni relative al Senato (sempre con una sezione mancante) ha votato il 75,22% degli aventi diritto, contro l'80,46% degli elettori del 2008.



Regionali, affluenza in aumento. L'affluenza alle urne rilevata domenica alle 22 in Lombardia, Lazio e Molise si attesta sopra al 55,71%, in aumento rispetto alle precedenti omologhe 46,86%. Nel Lazio l'affluenza tocca il 53,19%, contro il 43,39% del 2008. In Lombardia siamo al 57,87% contro il 49,31%, in Molise al 41,49% contro il 39,48%.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 21:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA