Partorire e rinascere, per le mamme
una nuova figura amica: la doula

Mercoledì 6 Maggio 2015 di Maria Elena Mancuso
Bassano, le protagoniste dell'associazione Le 13 doule

BASSANO - L’arrivo di un bambino è un evento straordinario. Protagonista di questo prodigio non è, però, solo la nuova vita che sboccia. Insieme al neonato, infatti, a vedere la luce è anche una nuova donna che, nello stesso istante, rinasce madre. Ad accompagnarla in questo delicato passaggio arriva la doula. Un’altra donna, saggia ed esperta, che ha il compito di sostenere e accompagnare la neo madre nel suo percorso di maternità.

A pochi giorni della festa della mamma, a spiegarci meglio cosa sia e quale ruolo abbia questa figura poco conosciuta in Italia, è Chiara Pozzi Perteghella, 43 anni, farmacista, madre di tre figli e presidente dell’associazione Le 13 Doule di Bassano del Grappa.

“Doula è un termine greco che significa ancella e, nell’antica Roma, era colei che si prendeva cura della donna. Fino a qualche anno fa a farsi carico di questo compito, durante la gravidanza, era la comunità. Nonne, zie, cugine e sorelle, venivano coinvolte attivamente nel parto e nella vita dei neonati. Ma oggi la società occidentale è cambiata. Le famiglie sono diventate delle isole in cui è difficile ricevere il sostegno necessario. Oltre al personale sanitario nasce quindi l’esigenza di avere al proprio fianco una figura diversa. Quella della doula, appunto, che si dedica alla madre, mentre medici e ostetriche si occupano di accogliere il neonato”.

“La doula offre soprattutto supporto emotivo,” spiega ancora Chiara. “Il suo aiuto può essere prezioso per vivere con serenità il parto e gestire i primi mesi di vita del neonato. Le difficoltà sono così vissute al meglio, grazie al nostro aiuto e soprattutto grazie alla consapevolezza che permette alla donna di “vivere” il parto e non di subirlo. Di gestire il bambino e i suoi bisogni secondo la fisiologia umana, e non secondo credenze o false convinzioni”.

Per sostenere e informare, nasce nel 2011, l’associazione di promozione sociale Le 13 Doule.

Tredici donne, tredici amiche, che hanno cominciato un percorso e che avevano ben chiaro fin dall’inizio il tipo di maternità da incoraggiare e sostenere. Una maternità naturale e consapevole che promuove l’allattamento, l’alto contatto con il proprio cucciolo e la volontà di restituire alla nascita e alla maternità il giusto valore che meritano. Da quando il parto è uscito dalle case per entrare negli ospedali si è trasformato sempre più in qualcosa di simile a un’operazione. E la maternità quasi in una malattia da cui è bene guarire in fretta: staccarsi dal neonato e renderlo subito “autonomo”; limitare l’allattamento al seno allo stretto necessario quando non sia possibile eliminarlo del tutto; ritornare al più presto ad essere lavoratrici e compagne per il proprio uomo. Queste sono diventate le nuove regole della nostra società. Una società che esclude e ignora, però, la nostra biologia. Ma i nostri figli quando nascono non sanno di essere in Italia nel 2015. Non conoscono altro che il loro istinto e i loro bisogni primordiali. Come possiamo assecondarli e dare loro ciò di cui hanno davvero bisogno se siamo noi per prime ad ignorarlo? Le 13 Doule cercano di promuovere tutto questo. Tramite il proprio lavoro faccia a faccia con le singole madri e organizzando incontri informativi gratuiti e aperti a tutti”.

Ma la doula, in Italia, non è ancora una figura professionale riconosciuta.

“Siamo in 120 e le scuole sono solo cinque: Bassano, Roma, Milano, Modena e Pisa. Abbiamo un’associazione di categoria e un tavolo tecnico a cui partecipano il Ministero della Sanità e un collegio di ostetriche. Lo scopo è appunto quello di definire la nostra figura professionale e mettere finalmente fine alla diatriba con chi non vede di buon occhio il nostro lavoro. Nel frattempo noi di Bassano abbiamo deciso di sospendere la formazione. Ma va detto che questo è un territorio particolarmente attento e disponibile. L’Ospedale di Bassano è stato riconosciuto dall’Unicef come Ospedale Amico del Bambino; consultori e Asl, collaborano; Parlattando, il secondo e il quarto lunedì di ogni mese al Color Cafè, offre alle mamme un punto di incontro e di confronto eccezionale; la farmacia Pozzi, infine, ha aderito all’iniziativa Farmacia Amica dell’Allattamento, ed essendo il nucleo da cui ha preso piede l’associazione delle doule, ha fatto sì che non ci mancassero appoggio e credibilità".

E altrove? "Nel resto del Paese non è così. Vorremmo invece fosse chiaro che il nostro obiettivo è di collaborare con il personale sanitario, non di prenderne il posto o intralciarne il lavoro. Negli Stati Uniti le doule lavorano negli ospedali da trent’anni e studi scientifici hanno dimostrato quanto siano di aiuto alle madri, ma anche al personale ospedaliero. E questo perché il nostro obiettivo, in fondo, è lo stesso: occuparsi nel migliore dei modi della nascita di una nuova vita. Anzi due!”.

Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA