Il pullman sabotato che ieri mattina ha bloccato il cancello dell'autorimessa Dolomitibus di Belluno BELLUNO - La tensione a Dolomitibus ha raggiunto picchi pesanti. Le proteste contro l'entrata nel capitale sociale di una cordata privata ieri è deflagrata. Blocco del servizio, atti vandalici e vertice d'urgenza in Provincia: è scoppiata questa mattina la tensione dei lavoratori Dolomitibus.
Una corriera nera, con le gomme sgonfie, parcheggiata davanti al cancello del deposito di via Col Da Ren, ha impedito questa mattina la fuoriuscita dei mezzi e la loro quotidiana entrata in servizio. Solo in seguito all'intervento della Digos, attorno alle 8.30, la corriera è stata spostata e gli autobus hanno potuto avviare le loro corse. Nel frattempo, migliaia di utenti di Belluno come di Feltre (dove si è verificato un analogo incidente) sono rimasti a piedi.
Il gesto, da cui Rsu e sigle sindacali hanno preso immediatamente le distanze, ha reso necessaria la convocazione d'urgenza di un tavolo in Provincia. Qui, davanti al sub commissario Nicola De Stefano, al presidente dell'azienda Gianni De Bastiani e ad un membro del Cda, la parte sociale ha esposto ancora una volta le proprie posizioni strappando al socio pubblico di maggioranza la promessa di un altro confronto fissato per lunedì prossimo.
Approfondimenti sull'edizione di Belluno del Gazzettino di sabato 25 gennaio
Ultimo aggiornamento: 16:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA Una corriera nera, con le gomme sgonfie, parcheggiata davanti al cancello del deposito di via Col Da Ren, ha impedito questa mattina la fuoriuscita dei mezzi e la loro quotidiana entrata in servizio. Solo in seguito all'intervento della Digos, attorno alle 8.30, la corriera è stata spostata e gli autobus hanno potuto avviare le loro corse. Nel frattempo, migliaia di utenti di Belluno come di Feltre (dove si è verificato un analogo incidente) sono rimasti a piedi.
Il gesto, da cui Rsu e sigle sindacali hanno preso immediatamente le distanze, ha reso necessaria la convocazione d'urgenza di un tavolo in Provincia. Qui, davanti al sub commissario Nicola De Stefano, al presidente dell'azienda Gianni De Bastiani e ad un membro del Cda, la parte sociale ha esposto ancora una volta le proprie posizioni strappando al socio pubblico di maggioranza la promessa di un altro confronto fissato per lunedì prossimo.
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