Delitto Goffo/ Binni arrestato per omicidio:
il poliziotto è stato incastrato dal cellulare

Mercoledì 15 Febbraio 2012
Rossella Goffo e Alvaro Binni
ROVIGO - stato arrestato Alvaro Binni, l'operatore di polizia indagato per l'omicidio di Rossella Goffo, la funzionaria rodigina della prefettura di Ancona scomparsa dal capoluogo marchigiano nel maggio 2010 e ritrovata cadavere il 6 gennaio del 2011 in un bosco dell'Ascolano. Binni, il tecnico di polizia sul quale si erano da subito concentrate le attenzioni degli investigatori per la scomparsa, prima, e l'omicidio poi di Rossella Goffo, è stato arrestato dalla squadra mobile di Ancona e da quella di Ascoli Piceno. Il provvedimento di ordinanza di custodia cautelare in carcere è stato emesso dal gip di Ascoli Carlo Calvaresi su richiesta della Procura di Ascoli titolare dell'inchiesta. L'ipotesi di reato è omicidio volontario e soppressione di cadavere.



Secondo le prime indiscrezioni a convincere i pm ascolani Carmine Pirozzoli, Ettore Picardi e la collega anconetana Irene Bilotta a chiedere l'arresto di Binni, sarebbero state in particolare le risultanze delle analisi tecniche sui telefonini del poliziotto ascolano e della Goffo. In sostanza, il lungo lavoro investigativo avrebbe portato a stabilire che i telefonini di Binni e della Goffo, il pomeriggio del 5 maggio 2010, quando secondo l'impianto accusatorio la donna è stata assassinata, erano nello stesso punto (impegnavano la stessa cella), a Colle San Marco, dove è stato ritrovato il cadavere della funzionaria. Circostanza che invece Binni ha sempre negato.



Ha sostenuto che quel giorno, al mattino, era stato ad Ancona a parlare con la Goffo per comunicarle che non voleva più saperne di lei. Poi ha detto di essere rientrato ad Ascoli nel primo pomeriggio e che, stanco per la discussione avuta in mattinata, si era fermato a riposare nella sua auto parcheggiata sotto la Fortezza Pia al colle dell'Annunziata, che guarda proprio a Colle San Marco



Binni aveva con la donna una relazione, di cui però il tecnico della polizia ha sempre sminuito l'importanza. In realta, all'origine dell'omicidio, ci sarebbe stata la volontà della donna - sposata e madre di due figli - di andare a vivere con il tecnico, a sua volta sposato e padre, che invece non voleva saperne. Binni si è sempre difeso dicendo che la moglie era al corrente della passione di Rossella, e che dunque la propria situazione familiare non poteva costituire un movente per liberarsi della Goffo, che peraltro era arrivato anche a denunciare per stalking.



L'avvocato di Alvaro Binni, Nazario Agostini, ha già incontrato il tecnico della polizia nel carcere di Marino del Tronto. «L'ho trovato per quanto possibile sereno e intenzionato a portare avanti con determinazione la battaglia che fin dall'inizio abbiamo intrapreso, vale a dire dimostrare che è assolutamente estraneo all'omicidio», ha commentato il legale. «Devo ancora leggere l'ordinanza di custodia cautelare, ma pur nel rispetto assoluto del gip Carlo Calvaresi, allo stato - ha concluso - resto convinto dell'assoluta innocenza di Binni e sono pronto a proseguire nella battaglia di libertà intrapresa».
Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 13:39