Crollo palco Jovanotti, nove avvisi
di garanzia per la morte di Francesco

Venerdì 16 Dicembre 2011
Il palco crollato dove ha perso la vita Francesco Pinna
TRIESTE - Nemmeno una settimana e dal palazzone della procura di Trieste partono nove avvisi di garanzia diretti ad altrettanti tra funzionari e dirigenti di ditte di montaggio: la tragedia del crollo del palco di Jovanotti, in cui luned scorso morto uno studente-operaio, Francesco Pinna, di 20 anni, e numerosi altri lavoratori sono rimasti feriti, ora è una faccenda tutta giudiziaria.



Anche la Squadra mobile della Questura, ha ormai già da giorni completata la tornata di escussioni di testimoni dell'incidente e di responsabili, appunto, di varie ditte e società. Le ditte i cui dirigenti e funzionari hanno ricevuto gli avvisi sarebbero quelle coinvolte a vario titolo nella realizzazione del palco sul quale Jovanotti avrebbe dovuto esibirsi e che invece, per ragioni che dovranno essere accertate, è crollato schiacciando il ragazzo ed altri operai.



Non è escluso che il numero degli avvisi possa aumentare, e già dalle prossime ore, ma intanto, da ambienti giudiziari viene sottolineato con forza che questo tipo di provvedimento è finalizzato a garantire il diritto alla difesa degli indagati ed a consentire la nomina di periti e consulenti. Quei periti e consulenti che dovranno appurare le cause del crollo. Gli incarichi dovrebbero essere disposti entro la settimana prossima, probabilmente già lunedì. Il fascicolo giudiziario nella procura retta da Michele Dalla Costa è aperto per omicidio colposo, disastro colposo, lesioni e per sospetto di violazione della normativa antinfortunistica.



Titolare dell'inchiesta è il pm Matteo Tripani. Intanto, continuano progressivamente a migliorare le condizioni dei feriti. Dopo i giovani operai dimessi nei giorni scorsi, oggi Saidì Bilel, il friulano ventiseienne di origini tunisine, il ferito più grave dell'incidente del PalaTrieste, ha lasciato il reparto di rianimazione e da stamani è ricoverato in ortopedia, all'ospedale di Cattinara. Le sue condizioni sono in netto miglioramento dopo l'intervento agli arti inferiori a cui è stato sottoposto ieri. Gli altri due feriti ancora ricoverati in ospedale - Emanuele Adriani, di 35 anni, di Caserta, e Mauro Selvaggi (30), di Roma - saranno dimessi nel primo pomeriggio. Infine, oggi il medico legale Fulvio Costantinides ha effettuato gli esami autoptici sul corpo di Francesco Pinna.



«Bastava dare un'occhiata al corpo della vittima per rendersi conto di come sia morta», ha constato amaramente l'anatomopatologo. Confermata quindi l'ipotesi dello schiacciamento come causa del decesso, verosimilmente dovuto al crollo di un motore di 200 chili che sosteneva l'impalcatura detta 'ground support', affittata appositamente per il concerto di Trieste. Il PalaTrieste, infatti, è privo dei sostegni necessari per agganciare al tetto apparecchiature (come luci o casse acustiche nel caso di concerti). Il medico legale ha dato quindi il nullaosta per i funerali del ragazzo, la cui data verrà decisa dalla famiglia nei prossimi giorni.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 19:48