«Anche se nella vita tu ci sei per tutti,
per te...», ultima frase su Facebook

Domenica 15 Giugno 2014 di Veronica Cursi
«Anche se nella vita tu ci sei per tutti, per te...», ultima frase su Facebook
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Anche se nella vita tu ci sei per tutti, non detto che tutti ci siano per te. Una frase, l'ultima, scritta su Facebook dieci giorni fa. E' l'ultimo ricordo virtuale di Maria Cristina Omes, la donna di 38 anni trovata sgozzata nella sua casa in provincia di Milano questa notte insieme ai suoi due bambini, Giulia e Gabriele di 4 anni e 20 mesi.

A scoprire i corpi intorno alle 2 del mattino, il marito Carlo Lissi, economista di 31 anni, che era appena tornato a casa dopo aver visto la partita dei mondiali con gli amici: Carlo e Cristina,che lavorava come impiegata alle assicurazioni Sai di Motta Visconti, erano sposati da 6 anni e tutti li ricordano come una coppia felice e affiatata.

Eccoli nelle foto su Facebook, immagini che adesso sono un colpo al cuore, Carlo e Cristina che sorridono il giorno del loro matrimonio, nel 2008. Cristina, la mamma innamorata dei suoi due bimbi, Giulia e Gabriele, morti con lei in una notte di sangue, ancora avvolta nel giallo. Cristina che come tutte le mamme si sfoga di notti in bianco, influenze che non passano mai, corse in ospedale: il 2 giugno pubblica uno stato: «invece di un bel picnic, una giornata qui maledetta influenza», presso ospedale San Matteo di Pavia. E ancora qualche mese prima, «Il corpo umano è una macchina incredibile, sono sei notti che non dormo e ancora non sono svenuta». Sulla sua pagina, sfoghi e preoccupazioni comuni a molti genitori, quando tra bambini, famiglia e lavoro pnsi di non farcela più. Tornando ancora indietro, a marzo un altro post diperato: «Ancora febbre, dopo 5 giorni a 39 cara febbre potresti lasciare il corpo dei miei bambini? Grazie. un mamma e un papà semi distrutti».

Ma poi ci sono anche le giornate passate insieme a ridere e giocare, le passeggiate nel parco del Ticino, la festa per i 4 anni della sua principessa.

Una vita che sembrava scorrere felice quella di Cristina, almeno a giudicare - seppur superficialmente - ricordi e immagini che lei stessa ha voluto condividere sul web. Una vita tra alti e bassi, forse con qualche ombra, come quando il 7 maggio scorso Cristina pubblica una frase: «Non trattarla male, potrebbe starci male e credici quando una donna è stata ferita cambia».

Erano sposati da circa 6 anni. La casa, su un solo piano e con un grande giardino davanti, è di proprietà della famiglia di lei e vi abitava fino a qualche tempo fa la madre della donna che però, alla morte del padre, si era ritirata in un appartamento lasciando la casa più grande a disposizione della figlia e del genero. Cristina, in particolare, era conosciuta da tutti perché originaria del paese: «Lavorava come impiegata alle assicurazioni Sai a Motta. Ha sempre aiutato l'oratorio - dice un residente - e prima del secondo figlio faceva la volontaria in Croce Rossa».

Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 07:24