Il miracolo del cibo non sprecato:
in 3 anni raccolti 13 mila pasti

Venerdì 23 Ottobre 2015 di Roberto Cervellin
Al centro l'assessore Isabella Sala e, a destra il vicepresidente di Selex Marcello Cestaro
VICENZA - Carne, pasta, verdure. E poi latte, formaggio, frutta. Il cibo avanzato nelle mense scolastiche recuperato e donato a chi ne ha bisogno. Nell'ultimo anno sono stati oltre 4.300 - 13 mila dal 2012 a oggi - i pasti consegnati agli ospiti delle strutture di accoglienza comunali dell'albergo cittadino e di via dei Mille.



L'operazione ha avuto per protagonisti Comune, scuole Zecchetto e Rodari e la cooperativa Cosep di Padova, grazie ai quali è stato possibile andare in soccorso alle persone con difficoltà economiche. Ma nel frattempo il progetto Rebus, questo il nome dell'iniziativa, è stato allargato. Da luglio scorso tra gli attori ci sono il gruppo Unicomm e l'associazione "Basta sprechi vicentina onlus", con cui palazzo Trissino ha siglato una convenzione che, in tre mesi di attività, ha consentito di raccogliere qualcosa come 3.600 chili di eccedenze alimentari e oltre 210 prodotti per l'igiene e la pulizia, distribuiti in tutta la provincia.



L'obiettivo è quello di recuperare non solo cibo nelle mense scolastiche, ma anche nei supermercati, come hanno spiegato nel corso di un incontro in Comune l'assessore Isabella Sala e il vicepresidente del gruppo Selex Marcello Cestaro. Unicomm opera sul territorio con marchi quali Cash and carry, Emisfero, Famila e Super A&O. "Speriamo di coinvolgere altre aziende", ha auspicato Sala. Nel Vicentino sono un'ottantina le associazioni che distribuiscono alimenti ai più poveri. L'anno scorso in provincia i beneficiari sono stati quasi 6 mila, di cui 1.500 residenti nel capoluogo berico.
Ultimo aggiornamento: 13:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA