La triste fine del cane dei due turisti,
una tirata d’orecchi ai padroni

Lunedì 13 Luglio 2015 di Vittorino Bernardi
Arturo il cane morto sul monte Pasubio
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VALLI DEL PASUBIO – “Con il mio consorte Giuseppe ringrazio tutte le persone che ci hanno dato una mano nel ricercare il nostro Arturo. Mai abbiamo trovato persone così altruiste e generose. Il nostro cagnolino ora dorme sotto un cielo di stelle sul monte Pasubio”. Emanuela, proprietaria di Arturo, il meticcio di piccola taglia (3 chili) ritrovato morto lungo la Strada delle 52 Gallerie venerdì sera da una guardia della Forestale, sul fondo del ghiaione della Canossara della galleria n. 32, da dove era scivolato sabato 4 luglio, sfuggendo ai propri padroni.

Emanuela Locci di 45 anni e Giuseppe Baghino di 48, coniugi lombardi di Pavia, erano in zona per compiere un’escursione sul monte Pasubio. Percorrendo la Strada delle 52 Gallerie, attratto da un animale selvatico il cane era scivolato lungo il ripido pendio di rocce per scomparire agli occhi di Emanuela e Giuseppe che dal quel momento hanno iniziato una ricerca affannosa che si è protratta, con l’aiuto di decine di volontari dell’Enpa di Schio-Thiene e di semplici cittadini, per tutta la scorsa settimana, fino al ritrovamento di venerdì della carcassa da parte di una guardia della Forestale.

Trovato a circa 300 metri sulla perpendicolare della caduta, il cane è sicuramente morto nella rovinosa caduta sbattendo sugli spuntoni rocciosi. Per 7 giorni è stata una ricerca spasmodica. “Ritorneremo sicuramente al rifugio Balasso per incontrare e ringraziare ancora le tante persone che ci hanno aiutato nella ricerca di Arturo. La speranza di ritrovarlo in verità è stata sempre flebile e la perdita è grave, perché era davvero un componente della nostra famiglia. Ci conforta la consapevolezza che ha trovato la morte nella caduta e non ha agonizzato per ore o giorni”.

È andata a vedere il corpo? “No, sarebbe stato troppo doloroso, anche perché era in stato di decomposizione. Ringrazio la guardia della Forestale che l’ha sepolto, indicandoci il luogo per una nostra futura visita”.

Prenderete un altro cane? “Nei tempi dovuti. Come fatto per Arturo andremo in un canile per portarci a casa un cane abbandonato per dargli attenzioni e affetto. Un grazie speciale lo rivolgo a Suki Maya, Marika Perli, Carla Ricciolini, Romi ZerozeroSpank Paw e Alberto Costabeber; alle guardie forestali di zona Lianka Santagiuliana, Alessandra Fuccillo, Mattia Colombi, Lucia Ruspaggiari, Valentina Benati, Claudia Bolognese, Erika Benetazzo e Lella Benetazzo; ai rifugio Balasso e Xomo, all’Enpa Schio-thiene, al maso Carpene, alla Provincia di Vicenza e al Gazzettino: tutti i miei nuovi amici. E grazie a Facebook ho trovato tanta solidarietà. Forse ho dimenticato qualcuno”.

Il rifugio Balasso sulla Provinciale 46 è servito come base per le ricerche, con il gestore Cristina Fin a vivere in diretta la settimana di passione di Emanuela e Giuseppe. “I coniugi sono stati commoventi - spiega -, hanno dato un forte esempio di amore per gli animali. Si sono alzati sempre presto per tornare alla sera dopo lunghe ore di infruttuose ricerche. Ho cercato di stare vicina alle loro ansie, anche se in verità già alla prima sera ho detto loro che probabilmente il loro Arturo è deceduto nella caduta, perché conosco la zona e perché, purtroppo, almeno un cane all’anno scompare senza lasciare traccia. La carcassa del loro Arturo almeno è stata ritrovata e sepolta. Pur persone straordinarie Emanuela e Giuseppe un errore l’hanno fatto, sia pure inconsciamente”.

Quale errore? “Quello di portare il loro cane sulla Strada delle Gallerie, troppo pericoloso! Non si devono portare i cani in quella zona del Pasubio, neppure al guinzaglio. I cani se vedono o sentono qualche altro animale selvatico d’istinto lo rincorrono e cadono dal sentiero per trovare la morte tra le rocce. Purtroppo è così”. Cristina Fin è stata chiara: proibito portare cani sulla Strada delle 52 Gallerie, anche al guinzaglio.

Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 09:19