Dopo i cervelli anche i "bobbisti"
in fuga: gareggiano per l'Argentina

Mercoledì 5 Novembre 2014 di Marco Dibona
Dopo i cervelli anche i "bobbisti" in fuga: gareggiano per l'Argentina
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BELLUNO - Da Cortina d'Ampezzo e da Pordenone verso i Mondiali di bob di Winterberg, sognando le Olimpiadi in Corea, passando per l'Argentina. Il pilota Michele Menardi e il frenatore Federico Comel stanno per vivere questa avventura, che inizierà domenica sulla pista olimpica di Igls, in Austria, per l'inizio della stagione agonistica, in Coppa Europa. Correranno su un bob con le insegne biancocelesti, grazie alla residenza acquisita in Argentina. C’è un programma quadriennale che li potrebbe portare ai Giochi olimpici 2018 di Pyeongchang.



Menardi è spinto da una sorta di rivalsa: «Faccio sacrifici, non ci guadagno nulla, ma proprio non mi andava giù di essere stato escluso dalla squadra italiana: due anni fa mi hanno buttato fuori senza spiegazioni. Se avesse preso il mio posto qualcuno più forte di me, me la sarei messa via. Invece c'è gente, in squadra, alla quale riesco ancora a dare un secondo a giro. Non lo posso tollerare».

Detto, fatto. Conosciuto un pilota argentino, ecco l'idea: «Mi chiesero di gareggiare per loro e l'ho fatto. Due stagioni fa sono stato in Sudamerica, ho preso la residenza, così ho corso i Mondiali a St.Moritz, alla fine della stagione 2012-2013: con l'Italia non c'ero mai riuscito. Poi abbiamo cominciato a prepararci per i Giochi olimpici di Sochi 2014. Però è più complicato: per le Olimpiadi devi avere la cittadinanza di un paese, la residenza non basta. Serviva troppo tempo per avere il passaporto». Il sogno olimpico è però soltanto rimandato, per un giovane del 1982: «Quest'anno abbiamo iniziato l'attività con la prospettiva quadriennale, in vista dei Giochi 2018. Ho trovato un frenatore davvero forte in Federico Comel».

Pordenonese di Vallenoncello, con famiglia trasferita a Polcenigo, Comel è stato un azzurro del bob. Prima aveva praticato calcio e atletica. Nel bob, campione italiano di spinta nel 2011, è arrivato fino alla Coppa del mondo, per poi smettere. Adesso gli è tornata la voglia di gareggiare ad alti livelli, con l'intenzione di dimostrare che la sua carriera di sportivo poliedrico a 31 anni non è finita: «Tutto è nato da una telefonata e da una battuta scambiata ad agosto con Michele. Mi è tornata la voglia di mettermi in gioco. È una nuova sfida». A settembre i campionati italiani di spinta, sul pistino di Fiames, a Cortina, con un ottimo terzo posto. Ora l'avvio della stagione sul ghiaccio, a Igls. Il bob, realizzato con l'università di Udine, è di Menardi: «È un mezzo molto veloce, tanto che su alcune piste va meglio di quello fatto dalla Ferrari, per l'Italia. La federazione argentina non è ricca, non ci passa molti soldi, ma in fondo non è così dispendioso: per una stagione di bob possono bastare sette, ottomila euro. Stiamo cercando sponsor». Dopo la Coppa Europa, guardano ad alcune gare di Coppa del mondo. Con l'obiettivo dichiarato di correre i Mondiali, a fine febbraio, a Winterberg, in Germania.
Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 15:11