Belluno. 35enne denuncia: «Stuprata
durante il rito vudù contro il malocchio»

Giovedì 7 Aprile 2011 di Lauredana Marsiglia
Rito voodoo (archivio)
BELLUNO - Voleva scacciare il malocchio, del quale sarebbe rimasta vittima su commissione di gente gelosa, e cos si rivolse ad un santone haitiano consigliatole da un’amica. Parte da qui l’avventura di una trentaciquenne di Feltre finita nella mani di un presunto violentatore che del santone haitiano specializzato in trattamenti anti-malocchio, non avrebbe avuto proprio nulla.





Il fatto è accaduto pochi giorni fa e i carabinieri di Feltre, dopo la denuncia della donna, sono rapidamente riusciti a risalire al sedicente guaritore di anime afflitte dalla malasorte. Lo hanno individuato proprio a Feltre, dopo che la donna, subito il primo trattamento, lo avrebbe chiamato per una seconda seduta, avvisando nel contempo le forze dell’ordine. L’uomo è stato quindi fermato ed identificato. Di origine camerunense, 40 anni, risulta senza fissa dimora, ma con regolare permesso di soggiorno in tasca.



Su di lui pende ora una denuncia a piede libero con la pesante accusa di violenza sessuale. La Procura di Belluno ha già aperto un fascicolo. Non è escluso che a questo episodio possano aggiungersene altri. Secondo la versione resa dalla donna, il sedicente haitiano l’avrebbe costretta a spogliarsi, per meglio operare, e quindi le avrebbe somministrato una sorta di pozione, forse dei farmaci, per renderla innocua. Una volta "sedata", lo specialista della magia nera avrebbe abusato di lei. Una violenza che la donna avrebbe vissuto in modo cosciente e allucinato, senza tuttavia avere la forza di reagire alla brutalità di una violenza che forse, nella testa del santone, rientrava nel rito vudù di liberazione dal male. Così, tra immagini di bambole infilzate da spilloni ed evocazioni di zombi, si sarebbe consumato lo stupro a pagamento.



Massimo il riserbo sull’intera vicenda, approdata in procura solo in questi giorni dopo che i carabinieri hanno raccolto la denuncia e avviato le indagini. Di certo stupisce come, gente giovane figlia di un’era disincantata, affidi la guarigione della propria anima ad improbabili "profilassi" tribali. La parola passa quindi ai magistrati. Toccherà a loro, nel corso delle indagini, verificare se il caso della donna feltrina sia unico, oppure se rientri in modus operandi dello scaltro camerunense.
Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 23:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA