C'è chi usa il centro come discarica
eterno problema che ritorna

Martedì 14 Aprile 2015
Scalini lordati in fondo a via Portici Lunghi

BASSANO - Ha messo le foto su Facebook: residui di festini alcolici, immondizie lasciate sugli scalini di prezioso marmo, liquidi di dubbia provenienza scolati lungo la scalinata. Si tratta di una immagine poco godibile della zona dell'antico porto di Brenta, nobilitata dal restauro dell'elegante Urban Center anche utilizzato dagli studenti, in autogestione, come sala di studio.

Luca Maria Chenet, pubblicitario, ex presidente di Confcommercio, è di quelli che non sopportano il centro insozzato. I soliti gozzoviglianti ubriachi della notte hanno combinato l'enensima porcheria, e il centro ne soffre. Schifezze che si aggiungono ai vetri infranti di bottiglie e bicchieri sparsi spesso qua e là, orinatoi improvvisati o tappeti di cicche all'esterno di qualche locale rumoroso e fumoso, un tempo macchinoni parcheggiati dappertutto anche sulle aree pedonali: polemiche e critiche che si rincorrono da anni, e provvedimenti difficili perchè la città è piena di angoli e gli incivili evidentemente sono parecchi.

"Credo che un po' di pulizia l'abbiano fatta i ragazzi dell'Urban Center, dopo che i rifiuti sono rimasti lì un giorno buono - dice Chenet -, loro che non sono certo responsabili di quella sporcizia. Ma credo che la città dovrebbe intervenire, lavare per terra ritengo sia compito di Etra con idropulitrice; all'Etra città e cittadini pagano cifre importanti. Una volta c'era una società pubblica, Sis, che significa società igiene del suolo... Il fatto è che pare non ci siano organi di controllo, ma la città andrebbe monitorata".

Continua l'imprenditore: "L'ex sindaco Cimatti fece togliere i cestini perché, vado a memoria, costavano ciascuno alla città 107 euro per lo svuotamento. Ma le alternative? Ricordo che quando ero presidente

Ascom i locali i cui clienti riempivano di cicche gli esterni potevano posizionare posacenere per le sigarette, ma sarebbe scattata la tassa per uso di suolo pubblico. Insomma capisco che una soluzione sia difficile, ma ce n'è bisogno. O si cambiano le cose, o non si cambiano".

Ultimo aggiornamento: 11:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA