Bambina "rapita" in Brasile, il padre:
«Ho cercato di fare il meglio per lei»

Sabato 24 Gennaio 2015 di Laura Bon
Bambina "rapita" in Brasile, il padre: «Ho cercato di fare il meglio per lei»
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«Per mia figlia ho cercato di fare il meglio possibile. Il passato non si cancella, ma non credo sia giusto abusare della vita degli altri». Paolo Ceccato, imprenditore 44enne originario di Pederobba con una ditta di cornici nel bassanese sul quale pesa l'accusa da parte delle autorità brasiliane di aver rapito la figlia, è consapevole di aver fatto degli errori nella vita. Uno, in particolare, nel 2006 quando si è fatto arrestare in Brasile con l'accusa di traffico di droga. Nel contempo però rigetta le accuse di aver compiuto qualsiasi forma di violenza per poter riabbracciare la sua piccola, la prima dei tre figli avuti con la dominicana Elida, divenuta sua moglie in seconde nozze nel 2014.

Secondo il Brasile, l'avrebbe addirittura fatta rapire. Per Paolo, invece, la bambina è stata semplicemente presa dietro pagamento di 2mila dollari da alcuni conoscenti della moglie, poi portata in Repubblica dominicana e da lì in Italia. Dove, fino alla settimana scorsa, quando Paolo ha ufficiosamente saputo dell'indagine sul suo conto, la famiglia, che intanto si è allargata a tre figli, l'ultimo dei quali nato 6 mesi fa, è vissuta tranquilla.

«Nel 2010 - spiega Paolo con l'aiuto del legale, Paolo Salandin - sono stato messo in libertà ed espulso dal Brasile. Lo stesso è accaduto a mia moglie». È cominciata allora la traversia volta a riavere la bambina. «A metà del 2012 - spiega il papà - ho riconosciuto mia figlia nel consolato dominicano; quindi abbiamo incaricato dei conoscenti di mia moglie di andare a prenderla».

Ultimo aggiornamento: 11:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA