Dalle acciaierie donati 300 manoscritti
antichi di Giancarlo Beltrame

Giovedì 22 Ottobre 2015
Il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci tra i fratelli Patrizia e Antonio Beltrame
VICENZA - E' stato uno degli artefici della rinascita industriale di Vicenza. Ha trasformato le sue acciaierie - fondate dal nonno Antonio nel 1896 e guidate da papà Angelo - in un gruppo di riferimento nel mercato dei laminati, con 7 stabilimenti in Italia, Francia, Svizzera e Romania.



Ma Giancarlo Beltrame è stato anche uomo di cultura che collezionava documenti e libri. Parte della raccolta è stata donata alla biblioteca Bertoliana. Si tratta di oltre 300 documenti tra manoscritti, autografi, libri antichi e incisioni tra cui una Bibbia miniata del Duecento. Il fondo è stato consegnato dai figli Antonio, Patrizia e Angiola in occasione di una cerimonia a cui ha partecipato, tra gli altri, il vicesindaco e assessore alla crescita del Comune Jacopo Bulgarini d'Elci.



"Beltrame è una figura che ha dato tanto al nostro territorio, capace di coniugare intelligenza e ingegno imprenditoriale con una profonda cultura e amore per la conoscenza", ha detto quest'ultimo. Le Afv acciaierie Beltrame - questo il nome dell'azienda oggi - hanno inoltre conferito alla Bertoliana una somma annua per l'istituzione di borse di studio in memoria di Giancarlo e dedicate all'approfondimento dello studio della storia della scienza, delle tecniche e delle tecnologie. Beltrame ha fondato tra l'altro il Centro internazionale di storia dello spazio e del tempo a Brugine, nel Padovano. La sua biblioteca scientifica di libri antichi è nota a livello internazionale.



Roberto Cervellin
Ultimo aggiornamento: 18:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA