La principessa è stata sfrattata. «Il Casino dell'Aurora in prima istanza va chiuso e poi ristrutturato. Quindi è necessario che venga sgomberato l'immobile». Lo dichiara ai cronisti Bante Boncompagni Ludovisi, figlio di primo letto del principe Nicolò, scomparso nel marzo 2018, durante l'esecuzione del provvedimento di sfratto da parte dei carabinieri della terza moglie del padre, Rita Jenrette Boncompagni Ludovisi dalla storica dimora nella quale i militari sono entrati dalla porta laterale alla quale hanno asportato la vecchia serratura mettendone una nuova. «La terza moglie di mio padre continua ad affittare l'immobile e a tenersi i soldi.
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«È stata la più brutta esperienza della mia vita, ma la verità verrà fuori». Con queste parole la principessa Rita Jenrette Boncompagni Ludovisi ha lasciato il Casino dell'Aurora dopo l'esecuzione da parte dei carabinieri dell'ordinanza di sfratto, firmata dalla giudice Miriam Iappelli due settimane fa. La nobildonna se n'è andata con i suoi quattro barboncini bianchi dall'uscita sul retro della storica dimora, a bordo di un taxi. «Ho fede. Come diceva Martin Luther King in un famoso discorso, la verità verrà fuori. Puoi mentire così tanto ma le macchinazioni alla fine verranno a galla e la verità verrà fuori», ha detto Rita Boncompagni Ludovisi, terza moglie del principe Nicolò scomparso nel marzo del 2018, parlando in inglese al folto gruppo di giornalisti che la riprendeva e fotografava. A pochi metri da lei, il terzogenito del principe, Bante Boncompagni Ludovisi, arrivato questa mattina a controllare l'esecuzione dello sfratto. La mattinata è stata lunga. Lo sfratto era previsto per le 9 ma solo verso le 10 sono entrati dalla porta laterale, che si trova alla destra del cancello principale del Casino dell'Aurora, i carabinieri con i fabbri e il medico per iniziare lo sfratto. Alle 11:45 circa la principessa è uscita dal retro e, dopo la breve dichiarazione rilasciata ai giornalisti, è salita a bordo del taxi per andare via.