Erano in crisi da mesi, lui dormiva al piano di sotto in una stanza vicina allo studio di registrazione, lei al piano di sopra coi bimbi. La fine della storia tra Chiara Ferragni e Fedez non è stata un fulmine a ciel sereno, anzi. Il settimanale Oggi, nel numero in edicola da giovedì 29 febbraio, riporta gli ultimi retroscena, attingendo da fonti vicine all’imprenditrice e al rapper.
La fuga a Miami
Tutto è cominciato a dicembre, dopo lo scandalo del pandoro, Fedez avrebbe preteso, senza ottenerlo, il licenziamento immediato di Fabio Maria Damato, il manager più vicino alla moglie, anch’egli indagato. Da lì, continue liti. Lui fugge a Miami con l’assistente Eleonora («Dovevo prendere una boccata d’aria», confida agli amici).
La strategia di Chiara
La Ferragni, assicura una fonte vicina alla coppia, comincia a pensare a una exit strategy per distogliere l’attenzione dai guai giudiziari. E comunica la fine della sua storia. La “responsabilità” però deve ricadere su Fedez, colpevole di non averla sostenuta abbastanza: prima una difesa sgangherata (con l’attacco ai giornali che, anziché dei femminicidi, si occupano di pandori), poi un progressivo allontanamento. Fino all’autogol del podcast Muschio selvaggio con Marco Travaglio.
Lui cacciato di casa
Oltretutto, da quello che risulta a Oggi, il 18 febbraio scorso non è stato il rapper a lasciare la casa di City Life: è stata Chiara a “defenestrarlo”. A un amico ha scritto: «Sono sotto un treno».