Annalisa Minetti: «Per amore dei miei genitori ho deciso di non sprecare la mia vita. Essere cieca è stata per me un'opportunità»

Il racconto a Verissimo, nel salotto di Silvia Toffanin

Sabato 2 Dicembre 2023
Annalisa Minetti: «Per amore dei miei genitori ho deciso di non sprecare la mia vita. Essere cieca è stata per me un'opportunità»

A tre mesi di distanza dall'ultima volta, Annalisa Minetti è tornata nel salotto di Verissimo per parlare del suo stato di salute. Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, la cantante, presentatrice e sportiva si è raccontata in una lunga intervista, parlando del rapporto con i genitori, con i fratelli e con il marito.

Annalisa Minetti, dalla carriera alla malattia, passando per il marito e i figli: chi è la cantante e sportiva ospite oggi a Verissimo

L'intervista

Dall'amore per il fratello al rapporto con la sorella, Annalisa Minetti ha parlato oggi a Verissimo della sua famiglia.

Una famiglia con una storia complessa, tra malattie e perdite importanti, come quella della sorella Barbara: «I miei genitori hanno perso anche una figlia. Credo che a loro dovrebbero fare una statua perché hanno una fede infinita, sono la prova che con l’amore si può tutto. Nel loro percorso hanno anche dovuto elaborare un lutto così grande come perdere un bambino, mia sorella Barbara che nacque con la toxoplasmosi che non le ha permesso di vivere abbastanza. Io non ricordo nulla, nemmeno il giorno del funerale. Però conservo ancora un calzino con dentro la sua prima cacchina». Poi la commovente lettera del padre, a cui Annalisa ha risposto ringraziandolo per la forza che è riuscito a trasmetterle: «Sono molto resiliente. Se ho voluto cogliere la bellezza della vita nelle cose che non si vedevano è perché i miei genitori lo facevano già per me. Io ho detto "io non sono nessuno per dare loro un dolore enorme". Non volevo assolutamente che loro pensassero che io rinunciassi a un dono enorme che loro mi avevano fatto come la vita. Per amore loro ho deciso di non sprecare la mia vita, indipendentemente dal fatto che io non vedessi. Per quanto doloroso, è stata la mia più grande opportunità. Forse la donna che sono non la sarei mai diventata. Questa mia capacità di trasformare le cose sempre in eccellenza, questo mio stimolo costante, questa mia motivazione, questa mia passione, questo amore folle per la vita forse non sarebbe stato sostenuto dall'Annalisa che vedeva, e che forse si sarebbe fatta distrarre da tutto ciò che guardava. Grazie a loro ho imparato a osservare con gli occhi del cuore. Devo dire grazie ai miei genitori. Io non vi ritengo responsabili del dolore, perché per me questo non è dolore. È una delle cose che mi ha migliorata e stimolata. È un'opportunità. Io non sono cieca, io grazie a voi vedo». 

Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 14:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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