Cassino, inchiesta "Sisma bonus": trenta vittime eccellenti

Si tratta del filone sulla costruzione di un complesso immobiliare in pieno centro cittadino e la successiva vendita degli immobili realizzati ad ignari acquirenti

Giovedì 20 Aprile 2023 di Alberto Simone
Cassino, inchiesta "Sisma bonus": trenta vittime eccellenti

Oltre un milione di euro: gli indagati coinvolti nell'inchiesta del "sisma bonus" dovranno versare maxi risarcimenti. Si tratta di un filone della stessa indagine che vede coinvolte 17 persone per istigazione alla corruzione, truffa, peculato ed altri reati. L'imprenditore ed ex consigliere comunale Salvatore Fontana, oltre che nelle vicende relative alla presunta tentata corruzione del consigliere comunale del Pd Tommaso Marrocco, è coinvolto, insieme all'ex presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura e all'imprenditore di Cesena, Stefano Amadori, nelle indagini relative alla costruzione abusiva di un complesso immobiliare in pieno centro cittadino e la successiva vendita degli immobili realizzati ad ignari acquirenti, usufruendo indebitamente di erogazioni pubbliche derivanti dal cosiddetto "sisma bonus acquisiti".
LA STRUTTURA
Si tratta dell'immobile che si trova quasi in pieno centro, dinanzi piazza San Giovanni nell'area che a Cassino è meglio conosciuta come "ex mercato coperto". Complesso per il quale, per un alcuni mesi Fontana risultò direttore dei lavori. Proprio l'imprenditore cassinate, insieme all'ex presidente della Regine Molise Paolo Di Laura Frattura e all'imprenditore di Cesena, Stefano Amadori, risultano i destinatari delle misure cautelari differenti che vanno dal divieto di dimora nel territorio del Comune di Cassino all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria fino al divieto di esercitare per un anno qualsiasi attività d'impresa.
Circa trenta gli ignari clienti che avevano versato una caparra per l'acquisto: si va dai 20.000 fino ai 100.000 euro per ogni acquirente. Tra loro moltissimi professionisti molto noti in città e nel comprensorio ed anche un sindaco di un comune del Cassinate. L'immobile, del valore di circa 26 milioni, è costituito da 71 appartamenti, 22 locali commerciali e 63 garage e magazzini. Il Gip ha disposto il sequestro preventivo dell'immobile nonché quello di 415.000, corrispondente al profitto del reato di autoriciclagio. Il cantiere è finito sotto sequestro e da ormai una settimana i lavori sono fermi in quanto le attività condotte dalla guardia di finanza di Cassino hanno consentito di acquisire elementi in base ai quali i lavori di abbattimento e di ricostruzione del citato complesso immobiliare sarebbero iniziati già nel 2014, mentre gli indagati avrebbero falsamente dichiarato che il permesso a costruire era stato rilasciato nel marzo 2017, proseguendo, quindi, i lavori senza avere un valido titolo edilizio. In ragione di tale ipotesi investigativa, le persone colpite dal provvedimento avrebbero venduto le unità abitative realizzate ad ignari acquirenti, i quali sarebbero stati invogliati a concludere l'acquisto in quanto potevano usufruire del cosiddetto "sisma bonus acquisiti", che avrebbe consentito di ottenere uno sconto in fattura di 96 mila euro per singola unità immobiliare, riducendo notevolmente il prezzo di acquisto.
 

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