Tragica escursione, morto Marcello Venafro di Isola Liri. Fatale un malore, aveva 52 anni

Da tempo viveva in Veneto e aveva una grande passione per la montagna, ma era nato e cresciuto nella città della cascata dove ci sono ancora i familiari

Lunedì 7 Agosto 2023 di Giuditta Bolzonello e Gianpiero Pizzuti
Marcello Venafro, morto durante un'escursione

 Ha accusato un malore ed è caduto nel vuoto. Non ce l’ha fatta Marcello Venafro, 52 anni di Isola del Liri, ma residente da tempo a Vittorio Veneto (Treviso), morto precipitando in un canalone di 40 metri durante un’escursione sul sentiero Osvaldo Zandonella, sulla Spalla del Durano, tra Veneto e Friuli.  La montagna era la sua grande passione, come in gioventù lo era stata la corsa. 
La notizia è piombata ad Isola del Liri come un fulmine a ciel sereno. Marcello era molto conosciuto, era nato e cresciuto ai Giardini Silvestri, uno degli scorci più caratteristici della città, proprio di fronte al palazzo del municipio in pieno centro cittadino. Erano 4 figli con i fratelli Roberto e Paolo condividevano appunto la passione per la corsa, tanto che hanno partecipato spesso a gare di mezzo fondo ed alla Cascatalonga ottenendo sempre ottimi piazzamenti. Aveva una sorella più piccola, Franca, che però scomparve prematuramente qualche anno fa. 
Marcello aveva trovato lavoro in Veneto dopo essersi diplomato presso l’istituto professionale a Isola del Liri. Era specializzato in elettronica e non ci aveva messo molto ad entrare nel mondo del lavoro con la Tenosystemi - specializzata in condizionatori d’aria e pannelli solari - che dopo un periodo di prova lo aveva “rapito”. per questo si era trasferito a Vittorio Veneto in provincia di Treviso dove risiedeva con sua moglie sposata nel 2011. 
Frequentava assiduamente le montagne della zona, anche con amici di cordata, oltre a fare delle lunghe passeggiate nei sentieri che ormai lo avevano stregato. Isola del Liri - dove vivono ancora i familiari - in queste ore gli sta rendendo omaggio attraverso i social con tanti messaggi di cordoglio, da parte di quei ragazzi che erano cresciuti con lui e ne avevano apprezzato la semplicità e la sua bontà. 

LA RICOSTRUZIONE

Il compagno della sua ultima escursione ha dato l’allarme intorno alle 11,20 di ieri e ha raccontato che Marcello ha accusato un forte dolore al petto, si è letteralmente piegato su se stesso cadendo fuori dal sentiero, precipitando nel vuoto, tanto che non si riuuciva avedere dove era finito il suo corpo. 
Allertato il 118 è stato necessario l’intervento di un elicottero alzatosi in volo da Suem di Piave di Cadore, dove l’equipaggio ha individuato Marcello. Scesi con due verricelli il tecnico dell’elisoccorso ed il personale medico, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del povero escursionista isolano, il corpo era ad una quarantina di metri da dove era precipitato.

La salma è stata trasferita a Perarolo, mentre il soccorso alpino della Guardia di Finanza di Auronzo di Cadore ha effettuato i rilievi del caso.

LA PASSIONE

Che Marcello Venafro fosse un vero appassionato di montagna e di escursioni in quota, anche elevate, lo si capisce scorrendo le tante e belle fotografie che lui stesso ha pubblicato sul suo profilo social, dove non mancano quelle con la cascata di Isola Liri come sfondo, insieme alla moglie. 
C’è comunque una lunga carrellata di scorci, soprattutto dolomitici, a documentare le sue avventure. In occasione del primo anniversario della tragedia consumata il 3 luglio 2022 sulla Marmolada aveva pubblicato un ricordo per quelle vittime e a distanza di pochi giorni è toccata a lui la stessa sorte, non certo per modalità, ma per un malore che gli è stato fatale. La giornata splendida ed assolata era la garanzia del successo dell’escursione scelta con il compagno di gita, il clima frizzante della quota era garanzia che tutto sarebbe potuto andare per il meglio. Così non è stato. 

IL PERCORSO

Il sentiero alpinistico attrezzato Osvaldo Zendonella viene descritto come uno spettacolare tratto che decorre tra i confini del Friuli Venezia Giulia e quelli del Veneto e permette la chiusura di un grande ed impegnativo, per lunghezza, dislivello e caratteristiche, anello escursionistico. Tutto il percorso si sviluppa in un ambiente selvaggio e di grande valenza naturalistico paesaggistica, passando alla base delle ripide pareti del gruppo del Monte Duranno, inconfondibile piramide delle Dolomiti Friulane è una fra le più belle e caratteristiche cime, detta anche il Cervino del Friuli. Il sentiero alpinistico attrezzato Osvaldo Zandonella, scelto ieri da Venafro, attraversa in cresta l’ambiente aspro e impervio della Spalla del Duranno dove l’improvviso malore gli è costata la vita. 

Ultimo aggiornamento: 23:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA