Per entrare negli Usa, oltre al visto, potrebbero diventare indispensabili le password di Facebook e Twitter. L'amministrazione Trump, infatti, è intenzionata ad ottenere il 'curriculum social' di chi richiede un visto per l'ingresso negli Stati Uniti. La proposta è contenuta in un documento del Dipartimento di Stato secondo cui, come riferisce il New York Times, "il mantenimento di standard selettivi di screening per i soggetti che richiedono il visto è una pratica dinamica che deve adattarsi alle minacce emergenti".
Traduzione: nella documentazione -oltre al numero del passaporto, alla cronologia dei viaggi compiuti e all'eventuale violazione di leggi sull'immigrazione- sarebbe compresa anche l'attività condotta sui social nei precedenti 5 anni. L'eventuale provvedimento avrebbe un impatto su circa 14,7 milioni di persone ogni anno. Ogni candidato dovrebbe fornire anche numero di telefono e indirizzo email. La novità non coinvolgerebbe i viaggiatori provenienti da paesi a cui gli Usa non chiedono il visto: l'elenco comprende anche l'Italia, oltre -ad esempio, Germania, Francia, Regno Unito, Canada, Giappone e Corea del Sud.
Ultimo aggiornamento: 10:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA Traduzione: nella documentazione -oltre al numero del passaporto, alla cronologia dei viaggi compiuti e all'eventuale violazione di leggi sull'immigrazione- sarebbe compresa anche l'attività condotta sui social nei precedenti 5 anni. L'eventuale provvedimento avrebbe un impatto su circa 14,7 milioni di persone ogni anno. Ogni candidato dovrebbe fornire anche numero di telefono e indirizzo email. La novità non coinvolgerebbe i viaggiatori provenienti da paesi a cui gli Usa non chiedono il visto: l'elenco comprende anche l'Italia, oltre -ad esempio, Germania, Francia, Regno Unito, Canada, Giappone e Corea del Sud.