Usa, papà piega in due il figlio di 6 mesi che non smette di piangere. I medici: «Non sopravviverà»

Sabato 23 Dicembre 2017 di Federica Macagnone
Usa, papà piega in due il figlio di 6 mesi che non smette di piangere. I medici: «Non sopravviverà»
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Lo ha piegato letteralmente in due fino a quando non ha smesso di piangere: solo in quel momento si è reso conto di ciò che aveva fatto e ha chiamato i soccorsi. Robert Resendiz, 30 anni, è accusato di abusi su minori dopo aver ridotto in stato di incoscienza il figlio di sei mesi che, come spiegano i medici dell'ospedale pediatrico di Phoenix, in Arizona, con ogni probabilità non sopravviverà.

La tragedia è avvenuta martedì scorso quando Robert, frustrato perché non riusciva a consolare il figlio che piangeva disperatamente, ha scatenato la sua rabbia su di lui: prima lo ha riempito di morsi, poi lo ha piegato in due fino a quando il piccolo non ha perso conoscenza. In preda al panico ha chiamato i soccorritori che hanno eseguito un massaggio cardiaco sul bimbo che non respirava prima di portarlo in ospedale: i medici hanno riscontrato lesioni al fegato e al pancreas, oltre a lividi sulle cosce e un polso rotto. È ricoverato in condizioni disperate e i dottori sono sicuri che le speranze di sopravvivenza siano ridotte al lumicino.
 
 


Robert ha ammesso di sentirsi frustrato e di aver piegato in due il figlio, aggiungendo di non essersi reso conto che gli stava infliggendo così tanto dolore fino a quando il piccolo non ha smesso di respirare. L'uomo è stato arrestato: si trova nella prigione della contea di Maricopa con una cauzione fissata a 250mila dollari. Per adesso su di lui pende un'accusa di abuso su un minore, ma potrebbe essere incriminato per omicidio se il piccolo non dovesse sopravvivere prima dell'udienza fissata per il 27 dicembre.
Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 16:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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