Yonatan l'hanno trovato morto in un armadio: avvolto in una copertina, denutrito e con i segni sul corpo dei tanti abusi che aveva dovuto patire fino a poche ore prima per mano di sua madre, la donna che avrebbe dovuto proteggerlo e amarlo e che invece si è trasformata nella sua carnefice. Veronica Aguilar, 39enne di Los Angeles, è stata arrestata giovedì con l'accusa di omicidio e abusi su minorenne per la morte di Yonatan, 11 anni, il più piccolo dei suoi quattro figli (gli altri hanno 14, 16 e 18 anni).
A scoprire il cadavere del piccolo, lunedì scorso, è stato il marito di Veronica, Jose Pinzon, al quale la donna aveva confessato che suo figlio era morto: sconvolto, l'uomo ha trovato il corpo di Yonatan che era stato nascosto per diverse ore in un armadio e ha immediatamente chiamato la polizia. Ora, dopo che il giudice ha disposto l'arresto della donna e le ha tolto la custodia dei due figli minorenni, gli investigatori dovranno capire quale storia di orrori ci sia dietro la morte del bimbo, anche alla luce dei particolari inquietanti che stanno emergendo. Dalle prime voci che trapelano, infatti, sembra che Yonatan non sia stato più mandato a scuola dal 2012 e che quasi nessuno lo vedesse in giro. Inoltre, anche se in questi anni erano arrivate delle segnalazioni alle autorità circa possibili abusi che lo riguardavano, nessun provvedimento era mai scattato.
Gli abitanti del quartiere di Echo Park, che si dicono scioccati dalla tragedia, giurano di non aver mai sospettato che dietro le mura di quella casa potesse esserci una situazione così drammatica: «Se avessimo saputo, avremmo subito allertato le autorità».
La polizia, però, vuole capire se davvero nessuno sapesse nulla e vuole andare fino in fondo sulla questione delle segnalazioni cadute nel vuoto. Yonatan potrebbe essere stato ucciso, oltre che dalla madre, anche da un muro del silenzio costruito intorno a lui.
