DUBAI - E' stata rimpatriata la donna svedese che è stata messa in cella insieme alla figlia di 4 anni dopo essere atterrata a Dubai ed essere stata fermata in dogana. Secondo la Procura generale degli Emirati, il motivo del fermo non sarebbe legato alla legge islamica che vieta l'alcool e al bicchiere di vino che la donna aveva bevuto, offerto dalle hostess, durante il volo. Semplicemente, secondo gli Emiratio Arabi, la donna aveva un passaporto scaduto, e ciò nonostante sarebbe riuscita a prendere il volo internazionale da Londra, ma una volta atterrata a Dubai era stata bloccata ed era stata accusata di aver insultato un funzionario dell'immigrazione.
La signora Ellie Holman e sua figlia - spiega in una nota la Procura generale dell'Emirato - erano arrivate a Dubai con un volo da Londra, ma con un passaporto scaduto in giugno.
Rimpatriata la turista tenuta in cella con la figlia di 4 anni a Dubai: «Il vino non c'entra»
Domenica 12 Agosto 2018L'ufficiale dell'immigrazione l'ha informata che avrebbe potuto entrare nel Paese con un nuovo visto temporaneo per un soggiorno massimo di 96 ore e che avrebbe dovuto cambiare il volo di ritorno in base al nuovo visto. Ma la donna - dice ancora la nota - ha rifiutato di pagare le spese per il visto ed ha insultato verbalmente l'ufficiale dell'immigrazione e l'ha fotografato con il suo telefono. Quindi, è stato emesso un reclamo legale e la donna è rimasta con la figlia presso l'ufficio della sicurezza aeroportuale per meno di 24 ore, ma con la dovuta assistenza, si aggiunge. La Procura ha infine deciso di far cadere accuse e di rimpatriarla. Nei giorni scorsi, invece, i media britannici avevano riportato la versione della Ong Detained secondo cui la donna, che vive nel Kent, era stata arrestata e tenuta in carcere per tre giorni insieme alla figlia di quattro anni per aver bevuto vino a bordo dell'aereo.