Trump: Assad è un animale, Putin fa male a sostenerlo. Mosca: rapporti con gli Usa peggiorati

Mercoledì 12 Aprile 2017
Trump: Assad è un animale, Putin fa male a sostenerlo. Mosca: rapporti con gli Usa peggiorati
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Donald Trump accusa Bashar al Assad di essere «un animale» per il modo in cui attacca e bombarda il suo popolo e avvisa Vladimir Putin del fatto che sta facendo del male alla Russia sostenendolo. Così in un'intervista con Fox Business che andrà in onda oggi, il presidente è tornato a difendere le ragioni che l'hanno spinto ad ordinare il raid contro il regime di Damasco la scorsa settimana di fronte all'uso di «terribili, orribili armi chimiche».

Trump ha assicurato, comunque, che questo intervento non prelude ad un'escalation dell'impegno militare. «Non entreremo in Siria - ha detto alludendo all'azione di terra - ho fatto che quello che avrebbe dovuto fare l'amministrazione Obama molto prima di me e tutto sarebbe stato meglio, credo che la Siria sarebbe ora in una situazione migliore di adesso».

Rispondendo alle domande, Trump ha attaccato duramente Assad per il fatto di «sganciare armi chimiche o barili bomba» pieni di dinamite contro la popolazione: «Si vedono bambini senza braccia, gambe, senza faccia, questo è un animale». E poi si è rivolto a Putin che «sta sostenendo una persone che è veramente malvagia e credo che questo sia un male per la Russia, sia un male per l'umanità e per il mondo».

La Russia intanto blocca di nuovo la risoluzione dell'Onu sull'attacco chimico in Siria elaborata da Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti. La proposta è «inaccettabile» per Mosca. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Lo riporta Interfax. 

I rapporti fra Russia e Usa sono «peggiorati» da quando è stato eletto Trump. Così il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista rilasciata nella notte al canale Mir. «Possiamo dire che il livello di fiducia, sopratutto sul piano militare, non è migliorato e anzi con ogni probabilità è peggiorato», ha detto Putin rispondendo a una domanda. 

Senza verifiche sulla versione di un attacco chimico da parte delle forze siriane «non reputiamo possibile prendere alcuna misura contro le autorità ufficiali della Siria», ha affermato poi invece il presidente russo. Fra le ipotesi citate da Putin per spiegare l'attacco di Idlib vi è quella di «una fabbrica sotterranea di agenti chimici dei terroristi» oppure la «messa in scena», «una provocazione per creare i prerequisiti per esercitare pressioni sulle autorità siriane».

Gli inviti alla Russia a prendere le distanze dal presidente siriano sono «miopi e assurde» perché ignorano l  necessità di lottare contro il terrorismo e arrivare a una soluzione politica in Siria. Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. La Russia ritiene che i suoi obiettivi principali sono «la lotta contro lo Stato Islamico e la ricerca di soluzione politica e diplomatica in Siria», ha continuato

Assad «porta ormai l'etichetta di sterminatore chimico», sostiene il presidente francese, Francois Hollande, intervistato sulla situazione in Siria dal quotidiano Le Monde. Per lui, l'attacco dello scorso 4 aprile a Khan Sheikhun, dove sono morte 87 persone, tra cui tanti bambini, indebolisce Putin. «Anche se il presidente russo non lo ammetterà, sa che per il rapporto di forza è meno favorevole» di prima. Hollande si dice favorevole alla risposta militare ordinata dal presidente Trump e torna ad insistere sulla necessità di una rilancio dei negoziati. 

«Stiamo inviando un'armada. Molto potente», ha poi detto Trump alla riferendosi alla flotta navale Carrier Strike Group 1 partita per la penisola coreana. La flotta è guidata dalla portaerei Uss Carl Vinson ed è composta da cacciatorpedinieri Aegis e altre unità. «Abbiamo sottomarini. Molto potenti. Di gran lunga più potenti della portaerei. Questo posso dirvelo», ha aggiunto Trump. 

 

 


La crisi con la Corea del Nord richiede una soluzione pacifica, ha invocato invece il presidente cinese Xi Jinping al presidente degli Stati Uniti, che ha ventilato la possibilità di «risolvere da solo il problema». Secondo quanto riferito dal quotidiano cinese Peoples Daily, nel corso della telefonata - quattro giorni dopo il vertice a Mar-a-Lago, in Florida - «Xi ha ribadito che la Cina insiste sulla realizzazione dell'obiettivo della denuclearizzazione della penisola, insiste sul mantenimento della pace e della stabilità nella penisola, invoca una soluzione del problema attraverso mezzi pacifici ed è pronta a mantenere la comunicazione e il coordinamento con la parte americana su tale questione». 


 

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 09:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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