Russia, il misterioso sottomarino nucleare Losharik torna nel Mare di Barents (che ospita la flotta di Putin)

Il famigerato sommergibile tornerà a Olenya Bay, la base sulla costa del Mare di Barents che ospita la flotta spia di Mosca

Lunedì 18 Marzo 2024 di Silvia Sfregola
Russia, il misterioso sottomarino nucleare Losharik torna nel Mare di Barents (che ospita la flotta di Putin)

Tornerà a Olenya Bay, nella base che sorge sulla costa del Mare di Barents e che ospita la flotta russa dei sommergibili spia di Mosca. Il “Losharik”, uno dei sottomarini più segreti mai realizzati dal Cremlino, è pronto a immergersi di nuovo dopo il grave incidente del 2019, quando un vasto incendio danneggiò l'imbarcazione a propulsione nucleare progettata dai russi per svolgere operazioni speciali, di ricerca scientifica e salvataggio a grandi profondità.

L'ennesima mossa del presidente Vladimir Putin, appena rieletto per un quinto mandato, preoccupa l'Occidente: lo zar continua a spostare le armi nucleari alle porte della Nato, aumentando la pressione sul fianco orientale dell’Alleanza atlantica. Al momento il sottomarino spia Losharik è ancora in fase di riparazione ma secondo quanto svelato dall'agenzia di stampa statale russa Tass, il nuovo test verrà effettuato tra giugno e luglio di quest'anno. «La riparazione di Losharik è quasi completata», ha raccontato una fonte alla Tass. Alcuni dossier pubblicati lo scorso anno affermavano che il sommergibile sarebbe tornato operativo in mare entro la fine del 2024.

L’incendio nel Mare di Barents 

Quando il primo luglio del 2019 esplose l'incendio nel Mare di Barents, il sottomarino a propulsione nucleare stava effettuando «test e rilievi batimetrici nelle acque territoriali russe». Aveva preso fuoco durante una presunta «ricerca subacquea» al largo della costa della penisola di Kola: si trattava dell'ultima esercitazione prima di un'imminente missione di combattimento. Nell'incidente persero la vita quattordici marinai, tra i quali uomini esperti della Marina russa. Al momento della tragedia il sottomarino si trovava nella baia di Motovsky, vicino alla penisola di Rybachii, forse a soli 50 km dal confine con la Norvegia. L'incendio sarebbe stato causato da un cortocircuito nel sistema di alimentazione del sottomarino. Secondo le dichiarazioni dell'epoca del ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, il rogo era divampato nel compartimento delle batterie del sottomarino ed era stato causato da un accumulo di gas di idrogeno all'interno dell'unità. I sottomarini, compresi quelli nucleari, sono equipaggiati con banchi di batterie per fornire una fonte temporanea di energia. In presenza di un livello critico di concentrazione di gas, anche una scintilla a bordo può scatenare un incendio.

Il misterioso sottomarino nucleare

Il Losharik - varato il 13 agosto del 2003 e lungo 70 metri - possiede un reattore nucleare ed è normalmente trasportato dal “Podmoskovie”, un altro sottomarino di classe Delta-IV ricostruito. Si tratta di uno dei progetti più segreti della Russia, alle dirette dipendenza del Gugi, che a sua volta riferisce al Gru. Si tratta di un progetto così segreto che quanti hanno lavorato nel cantiere N42 della Sevmash, sono stati tenuti sotto stretto controllo militari per i quindici anni necessari per il suo sviluppo. Del Losharik, insolito cavallo di un famoso film d'animazione sovietico, non si sa nulla se non che è in grado di raggiungere i seimila metri di profondità e che è propulso da un singolo reattore nucleare da 5 megawatt di nuova concezione (il reattore RBMK di Chernobyl poteva generare fino a 3.200 megawatt). La sua missione principale è da sempre il fondo del mare. O meglio, gli oggetti sul fondo del mare. Il Progetto 10830, erede dei Progetti 1851 e 1910, sfrutta i principi della batisfera, una sfera di acciaio utilizzata per le esplorazioni sottomarine. Una forma necessaria per resistere all’enorme pressione dell’acqua a quelle profondità. I compartimenti a sfera in lega di titanio, limitano la quantità di spazio abitabile, attrezzature operative ed unità di propulsione, ma rendono il sottomarino in grado di immergersi a profondità maggiori rispetto ad uno scafo tradizionale. Le sette batisfere interne dal diametro di circa 6 metri, una delle quali ospita il reattore nucleare, sono separate dallo scafo esterno da un materiale altamente compresso. Il Losharik potrebbe navigare indisturbato in qualsiasi parte del globo senza mai essere scoperto. 

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