Siria, Ankara: autopsie confermano uso di armi chimiche

Giovedì 6 Aprile 2017
Siria, Ankara: autopsie confermano uso di armi chimiche
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I risultati delle autopsie di 3 vittime dell'attacco di martedì a Idlib, morte dopo il ricovero in Turchia, provano l'uso di armi chimiche nel raid.

Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag. Agli esami effettuati nella provincia meridionale di Adana, secondo Anadolu, hanno partecipato su invito di Ankara anche esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità.
 
 

Durante le autopsie, che sono state filmate, sono stati prelevati diversi campioni per ulteriori esami da parte degli esperti turchi e internazionali. Secondo un rapporto preliminare del team di scienziati inviati da Ankara alla frontiera con la Siria per assistere i feriti, almeno uno degli agenti usati nell'attacco sarebbe gas cloro. I risultati, frutto di test effettuati su una trentina di feriti, sono già stati inviati ieri al Consiglio di sicurezza dell'Onu. ​

«I due attacchi avvenuti a Idlib, in Siria, quello chimico omicida sui civili e quello all'ospedale locale, sono stati condotti su ordine diretto e dietro progettazione del presidente siriano Bashar al Assad, mediante aerei da combattimento siriani», ha affermato il ministro della Difesa israeliana Avigdor Lieberman in un'intervista al giornale Yediot Ahronot. «Lo stabilisco con una certezza del 100 per cento», ha sottolineato Lieberman. Il ministro ha aggiunto di non sapere se i russi fossero al corrente di questo attacco, «sappiamo soltanto che e un'operazione siriana di Assad dalla A alla Z».


«Con le armi chimiche, quell'assassino di Assad ha ucciso 150 civili. Allah li vendicherà. Anche noi faremo la nostra parte». Lo ha detto durante un comizio il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, indicando un bilancio di vittime dell'attacco su Idlib quasi doppio rispetto a quello accertato finora.

Accuse 
«inaccettabili» secondo Putin: «È inaccettabile accusare qualcuno finché non viene condotta una indagine internazionale completa e imparziale»: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una conversazione telefonica con il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
 

Ultimo aggiornamento: 22:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA