Russiagate, Rudy Giuliani torna al fianco di Donald Trump: sarà il suo avvocato

Venerdì 20 Aprile 2018
Russiagate, Rudy Giuliani torna al fianco di Donald Trump: sarà il suo avvocato
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Rudy Giuliani torna al fianco di Donald Trump, questa volta come suo avvocato: l'ex sindaco di New York ha dichiarato al Washington Post di essere entrato nella squadra legale che assiste il presidente Usa rispetto all'inchiesta sul cosiddetto Russiagate guidata dal procuratore speciale Robert Mueller.

«Lo faccio perché spero si possa negoziare una fine a tutto questo, per il bene del Paese e perché ho grande considerazione per il presidente e per Bob Mueller», ha detto Giuliani. Una decisione che dice di aver formalizzato negli ultimi giorni, compreso durante una cena la scorsa settimana a Mar-a-Lago, la residenza privata in Florida di Donald Trump. E così risolve uno dei problemi che per settimane hanno assillato la Casa Bianca dopo le rinunce di diversi avvocati di grido a far parte della squadra di legali del presidente. L'ex sindaco di New York - sostenitore di Trump il quale sembrava averlo considerato anche per il posto di ministro della Giustizia - affiancherà così Jay Sekulow e Ty Cobb che lavorano specificatamente sull'inchiesta guidata da Mueller.

Giuliani fa sapere inoltre che prenderà contestualmente un periodo di aspettativa dal suo studio legale.
Mueller «deve essere messo in condizione di fare il suo lavoro», ha detto l'ex sindaco della Grande Mela. Intanto, stando a quanto riferisce Bloomberg, Rod Rosenstein, il numero due del dipartimento di Giustizia, ha detto la scorsa settimana al presidente Trump che non è oggetto di nessuna parte dell'inchiesta guidata dal procuratore speciale Robert Mueller. Rosenstein lo ha comunicato al presidente durante un incontro alla Casa Bianca lo scorso giovedì, dopo il quale Trump ha detto ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori che non è il momento di rimuovere né Mueller né Rosenstein, scrive Bloomberg. In conferenza stampa con il premier giapponese Shinzo Abe, oggi, alla domanda se intenda licenziare Mueller o Rosenstein, Trump ha risposto: «Sono ancora lì». E ha ribadito che non c'è «alcuna collusione, se non quella dei dem».
Ultimo aggiornamento: 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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