Russiagate, Flynn si arrende: l'ex consigliere di Trump consegna i documenti al Senato

Mercoledì 31 Maggio 2017
Russiagate, Flynn si arrende: l'ex consigliere di Trump consegna i documenti al Senato
Dopo essersi inizialmente appellato al Quinto emendamento, Michael Flynn cede ed annuncia che consegnerà i documenti richiesti dalla commissione Intelligence del Senato che indaga sul Russiagate.
La decisione dell'ex consigliere per la Sicurezza Nazionale arriva dopo che la scorsa settimana i suoi avvocati si erano rifiutati di ottemperare alla subpoena che imponeva di consegnare documenti attestanti qualsiasi rapporto avuto con i russi. Nella comunicazione si sosteneva che la consegna di questi documenti esponeva il proprio cliente al rischio di auto incriminarsi, contro il quale appunto c'è la protezione del quinto emendamento. Ma ai legali del generale a riposo - al centro anche dell'inchiesta dell'Fbi non solo per i suoi contatti con i russi durante la campagna elettorale ma anche per un viaggio a Mosca sponsorizzato da un emittente finanziata governo - la commissione ha immediatamente risposto con due nuovi mandati nei confronti delle sue società, la Flynn Intel Group Inc. e della Flynn Intel Group LLC. Ed in questo modo non hanno dato molta scelta ai legali di Flynn dal momento che «il business non ha il diritto di appellarsi al quinto emendamento», come ha detto il vice presidente, il democratico Mark Warner. Gli avvocati di Flynn hanno così inviato ieri agli inquirenti della commissione una risposta scritta in cui affermano che consegneranno alcuni dei documenti delle società e personali - per i quali è stata emessa una nuova subpoena - entro la data fissata del 6 giugno.
Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 09:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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