G20, Renzi sollecita interventi per regolare la Finanza internazionale

dal nostro inviato
HANHZHOU Il G20 cinese si avvia alla conclusione con la sessione di incontro che si è tenuta stamattina. Un giro di tavolo tra i Venti grandi sui temi della crescita e sul rischio di rigurgiti nazionalisti in grado di rallentare gli scambi attraverso politiche protezioniste. 

Nel suo intervento Renzi è tornato a riproporre l'attenzione su misure in grado di regolare la finanza internazionale che tengano conto della "crescente sensazione di sfiducia da parte dei cittadini, in particolare delle classi medie, nei confronti della finanza". "E' importante che le riforme, anche in questo settore, si calino nella realtà quotidiana delle persone". Quindi "sulla tassazione internazionale auspico poche regole e chiare. Soprattutto uguali per tutti". Evidente il riferimento alla vicenda della Apple e alla sanzione che la Commissione ha intimato all'Irlanda.

Un passaggio del suo discorso anche sulla lotta alla corruzione: "Come Italia offriamo l'esempio del lavoro fatto con l'Autorità anticorruzione che ha visto un forte apprezzamento internazionale come testimoniato per esempio dall'accordo con l'Ocse". Secondo Renzi si può lavorare, a livello internazionale, per realizzare un organismo analogo.
L'ultimo passaggio del suo discorso ha riguardato l'energia e la finanza verde. "L'Italia - ha sostenuto Renzi - ha un ruolo di leadership. È prima al mondo nell'energy mix sul solare e sul geotermico, ha il 43 per cento di energia elettrica da rinnovabili, ha alcune tra le più innovative tecnologie al mondo (contatori digitali di Enel e qualità delle reti di Terna), ma non c'è dubbio che  il gas naturale resta una fonte ancora importante per il fabbisogno ed è ancora la migliore soluzione nella fase di transizione".