Referendum, Farage e i populisti festeggiano: “Colpo all'Ue più duro di Brexit”

Martedì 6 Dicembre 2016 di Valeria Arnaldi
Referendum, Farage e i populisti festeggiano: “Colpo all'Ue più duro di Brexit”
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«Bravo al nostro amico Matteo Salvini per questa vittoria del No. Gli italiani hanno ripudiato l’Ue e Renzi. Bisogna ascoltare questa sete di libertà delle nazioni e di autodifesa!», ha commentato Marine Le Pen su twitter.

«Questo voto ha l’aria di essere più sull’euro che sulla riforma costituzionale», ha affermato Nigel Farage. La notizia delle dimissioni del premier Matteo Renzi, annunciate dopo il referendum, è stato festeggiata dai populisti. Durissimo Farage, per cui il No degli italiani è stato «un colpo di martello contro l’Euro e l’establishment pro-Ue». «La Ue - prosegue - sta barcollando da una crisi all’altra».

L’Europa barcolla. E, ora, soprattutto, trema per il possibile effetto domino sulle elezioni che si terranno nel 2017 in Olanda, Francia e Germania. Secondo il Financial Times, il «populismo italiano potrebbe alla fine minacciare la Ue in modo più profondo della Brexit», perché, spiega Gideon Rachman, l’Italia è uno dei sei membri fondatori e perché è all’interno dell’eurozona. E ancora: «Se la Brexit è una faccenda dolorosa e complicata, non minaccia direttamente la sopravvivenza della moneta unica o rischia di provocare una crisi finanziari - prosegue il testo, ma - la catena di eventi avviata dalla sconfitta di Renzi nel referendum potrebbe portare ad entrambi».

Bruxelles chiede più garanzie perché, alla luce di quanto accaduto, la manovra italiana è «a rischio di non rispetto del Patto» e sulla base degli scostamenti «sarebbero necessarie misure addizionali significative». La Commissione Europea stenderà un nuovo rapporto sul debito. L’assenza a Bruxelles del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, al cui posto è andato il direttore generale del Tesoro, Vincenzo La Via, ha rilanciato il braccio di ferro sulle misure messe in campo nella manovra da ventisette miliardi approvata una settimana fa dalla Camera e tenuta in sospeso in Senato. Ora la richiesta di misure aggiuntive «significative» potrebbe riaprire l’iter della legge di Bilancio. Intanto, nella notte sui mercati asiatici l’euro è scivolato ai minimi da venti mesi, perdendo ancora più terreno di quanto accadde dopo la Brexit.
Ultimo aggiornamento: 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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