Ragazzi israeliani rapiti, Netanyahu
continua a far arrestare palestinesi
Hamas minaccia: «Sarà l'inferno»

Giovedì 19 Giugno 2014
I tre ragazzi israeliani rapiti
A una settimana dal rapimento del tre ragazzi israeliani nei Territori, nel vuoto pubblico di risultati tangibili sulle indagini, il premier Benyamin Netanyahu sembra aprire uno spiraglio. «Oggi - ha detto stasera in un discorso alla tv - sappiamo molto di più dei giorni scorsi».



L'unica cosa che ha aggiunto è che per riportare a casa i tre studenti «c'è ancora strada» da fare: un riserbo che secondo alcuni analisti - pur sottolineando finora la mancanza di certezze - non nasconde la sensazione di qualche passo avanti. Sul bersaglio delle indagini e delle retate il premier è stato del resto chiaro: Israele ritiene responsabile del sequestro Hamas e non intende mollare la presa. Come ha dimostrato anche la notte scorsa, arrestando nell'ambito dell'operazione "Brother's Keeper" altri 30 palestinesi per un totale finora di circa 280 persone: in gran parte affiliati alla fazione islamica, compresi 50 che erano stati liberati in cambio del rilascio del soldato Gilad Shalit. Hamas ha subito reagito.



Il portavoce dell'organizzazione Sami Abu Zhouri, citato dai media israeliani, ha minacciato: «faremo piovere l'inferno su Israele» se il "nemico sionista" continuerà nella minaccia di espellere dalla Cisgiordania verso Gaza i dirigenti islamici. Zhouri ha poi definito un «crimine» la cooperazione in materia di sicurezza tra l'Anp del presidente Abu Mazen e Israele. Un crimine che secondo lui viola gli Accordi del Cairo sui quali si è basata la riconciliazione fra Hamas e lo stesso Abu Mazen e la nascita del governo di unità nazionale.



«L'Intifada - ha aggiunto - è il più grande evento nella storia del popolo palestinese e si rinnova ogni volta che c'è un'escalation nell'aggressione israeliana. La resistenza attraverso ogni mezzo è un legittimo diritto dei palestinesi, per liberare la terra, i luoghi sacri e i prigionieri». Sul campo a Hebron, Jenin e Ramallah la morsa stretta dalle forze israeliane si è tuttavia stretta ancora di più: oltre agli arresti, sono stati perquisiti circa 100 edifici, e tra questi - ha sostenuto una fonte militare - istituzioni dell'organizzazione "Dawa" (anche nell'università Bir Zeit) «linea di comunicazione civile» usata da Hamas per «reclutare, far propaganda e finanziarsi».



Su questo sfondo, cresce d'altronde - come ha ammesso la stessa fonte - la «resistenza» dei palestinesi all'operazione "Brother's Keeper": a Jenin qualcuno ha ad esempio aperto il fuoco contro i soldati che compivano l'ennesima irruzione. Il pericolo è ora quello di un incendio incontrollabile, ammoniscono alcuni analisti e commentatori israeliani invitando il governo Netanyahu a concentrarsi sulla ricerca dei tre ragazzi senza allargare il conflitto.



Un primo indizio nelle indagini fa peraltro capolino e sembra portare a quella delle bande palestinesi di ladri di automobili. Secondo un alto ufficiale della polizia oggi in pensione, Alik Ron, non è da escludere che esistano legami fra i «terroristi e ambienti locali della malavita» specializzati nel furto di auto in Israele. Desta anche molta attenzione un episodio avvenuto oggi a Gaza dove cinque miliziani delle Brigate 'al-Qassam', braccio armato di Hamas, sono morti in un'esplosione dentro un tunnel sotterraneo nel sobborgo di al-Tuffah, vicino - ha spiegato l'agenzia Maan - a un sito militare di Hamas nella parte est di Gaza. Luogo che ieri, dopo il lancio di razzi verso Israele, era stato colpito dall'aviazione dello stato ebraico.



E stasera un altro razzo lanciato da Gaza è caduto vicino a Sderot.
La determinazione di Israele nel riportare a casa Eyal Yifrach (19 anni), Naftali Frenkel (16) e Gilad Shaer (16) è stata in ogni modo ribadita oggi anche dal vecchio presidente Shimon Peres che ha ricevuto a Gerusalemme i familiari. A un passo dalla scadenza del mandato, Peres andrà la prossima settimana a Washington per portare al presidente Barack Obama e al congresso Usa - ha detto - «il grido di dolore del popolo di Israele contro il terrorismo».
Ultimo aggiornamento: 21:06

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