«Abbiamo alcune delle più belle prostitute del mondo». Parola di Vladimir Putin a al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. La conversazione l'ha riferita l'allora direttore dell'Fbi, James Comey, ed emerge dai suoi memo consegnati dal dipartimento di Giustizia al Congresso e di cui l'agenzia americana Associated Press ha preso visione. Gli appunti sono stati presi nel corso di incontri e telefonate tra lo stesso Comey e il presidente degli Stati Uniti prima del suo licenziamento avvenuto il 9 maggio dello scorso anno.
Nei suoi appunti Comey afferma che Trump gli riferì dei commenti di Putin durante un breve incontro alla Casa Bianca nel febbraio 2017. Negli appunti datati 8 febbraio 2017, l'ex direttore dell'Fbi scrive che Trump «parlò della cosa 'Golden shower'», il dossier sul presidente messo a punto da un ex spia dei servizi britannici, Christopher Steel, dal quale si evince che la Russia potrebbe aver avuto informazioni compromettenti raccolte durante una visita a Mosca nel 2013 dell'allora magnate riguardanti sue pratiche sessuali.
«Il presidente disse che "la cosa delle prostitute" è una sciocchezza», scrive Comey a proposito di quel dossier, salvo poi aggiungere che Putin si vantò con lui a proposito delle prostitute russe, definendole «le più belle del mondo». L'ex direttore dell'Fbi precisa però che Trump non gli disse in che occasione il presidente russo fece quel commento.
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