Perché in Italia non ci sono stati attentati? Dal Belgio alla Francia, la mappa ​del terrorismo in Europa

Negli ultimi vent’anni si contano più di 370 vittime del terrorismo islamico. Ecco perché per il momento l'Italia è rimasta immune

Giovedì 19 Ottobre 2023
Perché in Italia non ci sono attentati? Dal Belgio alla Francia, la mappa del terrorismo in Europa

In Europa torna la paura, dopo gli attentati in Belgio e Francia e lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, che ha lanciato un appello a colpire ovunque i nemici dell’Islam.

Negli ultimi vent’anni si contano più di 370 vittime del terrorismo islamico. Ma perché in Italia non si sono ancora verificati attentati? Ecco la mappa degli del terrorismo in Europa. 

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La mappa

L’11 marzo 2004 a Madrid, in Spagna, 192 persone sono morte per l’attentato alla stazione ferroviaria, rivendicato da Al Qaeda. Nel luglio 2005 è il turno di Londra, con 52 morti e 700 feriti per un’esplosione nella metro e in un autobus. Nel marzo 2012, in Francia, ci sono gli attentati a Tolosa e Montauban, mentre nel maggio 2013 a Londra due militanti di Al Qaeda uccidono un soldato. L’anno dopo un soldato dell’Isis uccide quattro persone al Museo ebraico di Bruxelles. Nel 2015, invece, ci sono gli attentati di Parigi: nella redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, il giorno dopo in un supermercato e in novembre c’è l’attacco al Bataclan e in altri locali. Muoiono 130 persone. Nel marzo 2016, due bombe vengono piazzate in aeroporto e nella metropolitana di Bruxelles. In luglio c’è l’attentato di Nizza, con un camion che falcia la folla sulla Promenade des Anglais, mentre a Rouen due uomini entrano in una chiesa e uccidono un prete.

Gli attentati

Nel dicembre 2016, un altro tir sulla folla, questa volta a Berlino. Succede anche a Stoccolma nel 2017, mentre a Londra un soldato dell’Isis investe i passanti e poi li aggredisce con un coltello. In maggio esplode una bomba a Manchester, al concerto di Ariana Grande e in giugno un altro camion a Londra investe i pedoni. Nell’agosto 2017, l’attentato sulle Ramblas di Barcellona: 13 morti e 100 feriti. Arrivando agli anni più recenti si contano almeno una decina di altri attentati. Ecco gli ultimi, avvenuti in questi giorni: lo scorso 13 ottobre ad Arras, in Francia, un uomo ha accoltellato a morte un professore al grido di “Allah Akhbar”, mentre tre giorni dopo, in Belgio, un tunisino che si è dichiarato membro dell’Isis ha ucciso due turisti svedesi. Era già stato schedato dalla polizia norvegese, svedese e italiana. I nostri 007 avevano anche inviato un’informativa ai colleghi belgi.

L'Italia

E proprio l’Italia, per il momento, è stata risparmiata dagli attentati. Probabilmente per due motivi: per la preparazione nel contrasto al terrorismo, dopo gli Anni di Piombo, e anche perché il nostro Paese è considerato la porta di accesso all’Europa, per la vicinanza alle coste africane. Secondo gli accordi di Dublino, l’Italia gestisce autonomamente i migranti che arrivano nel nostro Paese. Un attentato in Italia, spingerebbe il governo a invocare una stretta sugli accessi e sulle espulsioni.

Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 07:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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