Papa Francesco piange le vittime di New York, falciate da un terrorista su un furgone, così come piange i morti degli attacchi terroristici di questi ultimi giorni in Somalia e in Afghanistn. Una geografia dell'odio che non fa ormai più sconti a nessuno. «Nel deplorare tali atti di violenza, prego per i defunti, per i feriti e i loro familiari. Chiediamo al Signore che converta i cuori dei terroristi e liberi il mondo dall’odio e dalla follia omicida che abusa del nome di Dio per disseminare morte» ha detto affacciandosi alla finestra del Palazzo Apostolico per l'Angelus.
La festa di Ognissanti è stata anche l'occasione per riflettere sul concetto di santità. «I santi - ha detto ai fedeli Bergoglio - non sono modellini perfetti, ma persone attraversate da Dio. Possiamo paragonarli alle vetrate delle chiese, che fanno entrare la luce in diverse tonalità di colore. I santi sono nostri fratelli e sorelle che hanno accolto la luce di Dio nel loro cuore e l’hanno trasmessa al mondo, ciascuno secondo la propria tonalità».
Ultimo aggiornamento: 12:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA La festa di Ognissanti è stata anche l'occasione per riflettere sul concetto di santità. «I santi - ha detto ai fedeli Bergoglio - non sono modellini perfetti, ma persone attraversate da Dio. Possiamo paragonarli alle vetrate delle chiese, che fanno entrare la luce in diverse tonalità di colore. I santi sono nostri fratelli e sorelle che hanno accolto la luce di Dio nel loro cuore e l’hanno trasmessa al mondo, ciascuno secondo la propria tonalità».