Isis minaccia la coalizione di Obama
«Sarà guerra all'Europa e ai cristiani:
combattenti con le cinture esplosive»

Sabato 13 Settembre 2014
Militanti Isis con un prigioniero curdo a Mosul
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L'Isis minaccia i Paesi della coalizione voluta da Obama e annuncia la guerra contro l'Europa e i cristiani in Siria. I proclami dello Stato islamico sono stati resi noti in due video pubblicati su Youtube e rilanciati dai media egiziani. Si fa appello ai combattenti perché si preparino e indossino le cinture esplosive.



In un primo video, pubblicato due giorni fa, e la cui autenticità non è verificabile, si afferma che «lo Stato islamico resisterà nonostante i vostri complotti, le armi che preparate e le munizioni che avete immagazzinato». Poi l'appello ai combattenti: «Individuate i vostri obiettivi, preparate le autobomba, le cariche e le cinture esplosive per colpire duramente e uccidere (fracassare le teste, ndr)». La sequenza mostra le immagini di Barack Obama, del re saudita Abdullah, del premier britannico David Cameron, del segretario di Stato Usa, John Kerry - oggi in visita proprio al Cairo - e di una riunione che si afferma essere quella di Gedda di tre giorni fa. Un altro video, che però al momento risulta offline, profetizza la «guerra contro l'Europa e i cristiani in terra di Siria». In questo caso, una bandiera di al Qaida avvolge quelle di Israele, Usa, Gran Bretagna, Arabia Saudita e Germania. Infine, al Arabiya rilancia altre minacce, questa volta provenienti da un presunto account dell'Isis su Twitter, dirette all'Egitto: «Preparatevi a una sorpresa presto», è il messaggio, abbinato a un appello all'unità d'azione tra Fratelli musulmani egiziani e lo Stato islamico.



La coalizione contro Isis. Il segretario di Stato americano John Kerry è atteso oggi in Egitto, ultima tappa della sua missione per formare un'ampia coalizione internazionale per combattere in Iraq e Siria contro gli jihadisti dello Stato Islamico. Al Cairo, Kerry incontrerà anche il segretario generale della Lega Araba, Nabil al Arabi. Alla coalizione hanno al momento aderito 10 paesi arabi: Egitto, Iraq, Giordania, Libano, Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.



Militari scomparsi. Dodicimila soldati dell'esercito iracheno risultano dispersi in seguito all'offensiva lanciata a giugno nel nord del Paese dall'Isis. Lo rende noto il comitato per la sicurezza della provincia di Salahuddin, secondo cui è probabile che molti di loro siano caduti nelle mani dei jihadisti. Il comitato non fa alcuna stima sui disertori.
Ultimo aggiornamento: 17:51

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