Dieci morti e 41 feriti. Questo il bilancio provvisorio di tre attentati dinamitardi compiuti in altrettante chiese a Surabaya, città portuale dell' Indonesia. A riferirlo la polizia che ritiene che i kamikaze facessoro tutti parte della stessa famiglia legata all'Isis e reduce dalla: la madre si è fatta esplodere con due figli di 12 e 9 anni, mentre il padre e altri due figli adolescenti di 18 e 16 anni hanno azionato le bombe all'esterno delle altre due chiese.
Il portavoce dell'Agenzia di intelligence nazionale, Wawan Purwanto, ha raccontato a Metro Tv che gli attentari «avevano programmato di attaccare gli obiettivi della polizia l'11 maggio, ma poiché eravamo pronti, hanno scelto obiettivi alternativi».
In un video delle telecamere di sicurezza, si vede inoltre un altro attentatore entrare nel cortile di una chiesa a bordo di un motorino, facendosi esplodere non appena passato il cancello.