È stato picchiato a morte perché trasportava carne bovina. È successo nello Stato nord-orientale di Jharkhand (India). Il quotidiano The Hindu ha raccontato la vicenda: Mohammed Allimudin è stato trascinato con la forza fuori dal suo furgone nella zona del bazaar Tand, nel distretto di Ramgarh, e picchiato da un gruppo di 30-40 persone perché colpevole di circolare con un carico di “carne proibita”. Si tratta dei “vigilantes” che si impegnano per difendere la sacralità delle mucche: sono uomini che appartengono a movimenti che appoggiano il governo di centrodestra indiano e tengono sotto controllo i trasportatori di carne infliggendo loro punizioni corporali.
La polizia è intervenuta sparando alcuni colpi per aria sperando di mettere fine al pestaggio ed ha poi trasportato la vittima in ospedale. Ma l’intervento è stato inutile perché l’uomo è morto poco dopo l’arrivo al nosocomio per le gravi ferite riportate. Vano, dunque, anche l’appello del Primo ministro Narendra Modi che aveva recentemente dichiarato che è «inaccettabile uccidere nel nome del Gau Bhakti (è la devozione per le mucche, ndr). Siamo la terra della nonviolenza, la terra del Mahatma Gandhi. Perché ce lo dimentichiamo?».
Ultimo aggiornamento: 20:33
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