Gran Bretagna, fiato sospeso per il piccolo Charlie: sette mesi e i medici vogliono staccare la spina

Giovedì 9 Marzo 2017
Gran Bretagna, fiato sospeso per il piccolo Charlie: sette mesi e i medici vogliono staccare la spina
Piccole vite appese a una sentenza. Dopo la decisione del Consiglio di Stato francese di salvare Marwa, la bimba con gravi danni cerebrali che resterà attaccata a un respiratore all'ospedale di Marsiglia come hanno chiesto i genitori opponendosi al parere dei medici, la Gran Bretagna ha il fiato sospeso per il destino di Charlie. Al bambino, di 7 mesi, è stata diagnosticata una sindrome da deplezione del Dna mitocontriale, malattia rara che causa un progressivo e inesorabile indebolimento muscolare.

I camici bianchi del Great Ormond Street Hospital di Londra sono convinti che sia senza speranza, perché contro la patologia di cui soffre «non esiste una terapia accettata», e propongono di lasciarlo morire. Ma i genitori, Connie Yates e Chris Gard, vogliono tentare di sottoporlo negli Usa a un trattamento che ritengono pionieristico. «Chiediamo solo di avere una possibilità, non di guarirlo ma di salvarlo», hanno dichiarato in tv, ospiti di una trasmissione sulla Bbc.

E così l'ultima parola la dirà l'Alta Corte della capitale inglese.
Un'udienza è prevista a inizio aprile. Per raccogliere i soldi necessari al viaggio Oltreoceano, stimati in circa 1,2 milioni di sterline, la famiglia ha lanciato la campagna #CharliesFight. «I giudici devono fidarsi di noi, siamo i suoi genitori - è l'appello della madre -- Non vogliamo che Charlie soffra, se dovesse soffrire lo lasceremmo andare. Qualcun altro nel mondo è disposto ad aiutarlo. Perché non possiamo provarci?».
Ultimo aggiornamento: 17:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci